Sappiamo ormai con certezza che la nostra cara vecchia frutta e verdura che troviamo attualmente sgargiante e ben ripulita al super mercato, non è la stessa degli anni che ci raccontano i nostri genitori o nonni! Sapore, valori nutrizionali e maturazione sono completamente differenti, poiché il mercato odierno non ha la pazienza di aspettare i tempi della natura sia in fattori di crescita che di stagionalità. Per tale ragione, la raccolta degli stessi prodotti per soddisfare la domanda dei consumatori, avviene in maniera meccanica / artificiosa. Ciò che portiamo nelle nostre tavole è l'evoluzione della tecnica di coltivazione dell'uomo che spesso o quasi sempre apporta ai nostri cibi considerevoli modificazioni e vere proprie trasformazioni anche a livello di contenuto di micronutrienti.
Cosa comportano queste modifiche nel mercato ortofrutticolo?
Ovviamente i prodotti coltivati subendo delle forti sradicazioni territoriali e mutamenti in fatto di continua reperibilità, avranno un quadro nutritivo alterato. Il significato di questa affermazione è facile capirla prendendo in esempio la classica spremuta d'arancia. Il rimedio più comune delle nostre nonne, utilizzato per i casi di raffreddamento o di spossatezza, è quello di poter deliziarsi con un buon succo di arancia con la convinzione che da questo agrume ne traiamo il massimo beneficio; ma in realtà se prendessimo una qualsivoglia arancia comprata al super mercato e la portassimo in laboratorio per analizzare il contenuto presente di Vitamina C, quale sarebbe il risultato?
Solitamente i valori di una arancia comune colta dall'albero e maturata sotto il sole presenta tale quadro:
100 g di arance contengono 34 kcal / 142 kj.
Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto, abbiamo:
Acqua 87,2 g
Carboidrati 7,8 g
Zuccheri 7,8 g
Proteine 0,7 g
Grassi 0,2 g
Colesterolo 0 g
Fibra totale 1,6 g
Sodio 3 mg
Potassio 200 mg
Ferro 0,2 mg
Calcio 49 mg
Fosforo 22 mg
Vitamina B1 0,06 mg
Vitamina B2 0,05 mg
Vitamina B3 0,2 mg
Vitamina A 71 µg
Vitamina C 50 mg
Ma nella realtà dei fatti, ciò che troviamo nei bancali della grande distribuzione è un prodotto completamente differente e decade il suo ruolo da regina onnipresente nei rimedi contro carenze vitamiche; per esempio in analisi effettuate a campione per quanto riguarda la Vitamina C, hanno rilevato di quest'ultimo un contenuto pressoché quasi inesistente.
La motivazione è proprio per la metodologia di coltivazione troppo frettolosa e una maturazione meccanica, la quale spesso avviene in celle frigorifere e/o con lampade che ricreano il nostro sole vitale.
In sintesi
Tutto ciò per farvi capire che il ruolo della ricerca di YAMAMOTO® RESEARCH sul campo dell'integrazione, è fortemente indispensabile per poter permetterci di introdurre quotidianamente l'apporto necessario che il nostro corpo richiede.
Parlando quindi anche di un semplice multivitaminico, abbiamo la certezza che al suo interno siano presenti tutti i fattori nutrizionali indicati proprio perché a lavorazione è altamente precisa e farmacologica. La formulazione infatti si contraddistingue anche per la metodologia di riempimento degli opercoli, garantendo un dosaggio uniforme in ciascuna capsula.
Si denota quindi che siamo costretti a introdurre questa preziosa componente completa a compensazione della natura artificiosa della nostra frutta e verdura, messa a disposizione dalla grande distribuzione. Purtroppo anche se avessimo la possibilità di coltivare in maniera diretta dobbiamo fare i conti con la qualità dell'aria e dei chimici protettivi.
Il mio consiglio è quello di integrare con due capsule al giorno sia per il MULTIVITA DONNA® e MULTIVITA UOMO® con un bel bicchiere d'acqua.