Definizione
Il core, il nucleo, è quella zona rappresentata da tutti i muscoli compresi fra spalle e pelvi che agiscono nel trasferimento di forza dalla colonna alle estremità ovvero consentendo il collegamento reciproco fra tratto assile e tratti appendicolari.
In pratica consente di mantenere una buona stabilità prossimale assicurando al contempo mobilità distale, rappresentando un vero e proprio sistema di stabilizzazione spinale.
La struttura del Core
Sottosistema passivo
Costituido da:
- Legamenti vertebrali
- Dischi intervertebrali
Questi elementi presentano una funzione stabilizzante lombo pelvica limitata, ma al contempo risultano fondamentali alla trasmissione di posizione e movimento della colonna vertebrale al SNC.
Sottosistema neurale
Modula la stabilità delle varie strutture in risposta a varie sollecitazioni e ne permette il movimento esplica la sua funzione contraendo le fibre muscolari in base ai feed ricevuti dai propriocettori.
Sottosistema attivo
Composto dalle strutture muscolo-tendinee che agiscono sulla zona lombo-pelvica permette di mantenere una sufficiente stifness vertebrale permettendone stabilità e mobilità.
La struttura dei sottosistemi
A sua volta ogni sottosistema presenta un'unità interna e una esterna (da tenere in considerazione come singola entità durante la programmazione). La prima è costituita dal diaframma superiormente, dal pavimento pelvico inferiormente, dal traverso dell'addome frontalmente e dal multifido posteriormente.
Questo insieme di muscoli hanno la funzione di "fasciare" e stabilizzare la colonna vertebrale.
La seconda comprende muscoli che possono aumentare le forze di compressione sulle articolazioni e i legamenti, questi si possono raggruppare in quattro sistemi:
Obliquo-posteriore
Contribuisce al trasferimento del carico passando per il cingolo pelvico nelle attività rotazionali e nel passo.
È composto da:
- Gran dorsale
- Grande gluteo
- Fascia toracodorsale
Longitudinale profondo
Può aumentare la tensione nella fascia toracodorsale e migliorare la compressione attraverso le articolazioni sacro iliache.
È composto da:
- Erettore spinale
- Lamina profonda della fascia toracodorsale
- Legamento sacrotuberoso
- Bicipite femorale
Obliquo anteriore
Entra in gioco in tutte le attività del tronco, degli arti inferiori e superiori
È composto da:
- Obbliqui dell'addome
- Adduttori controlaterali della coscia
- Fascia addominale anteriore
Laterale
Composto da elementi fondamentali per la funzione del congolo pelvico nell'assunzione della stazione eretta e nel passo (vengono inibiti in situazioni di instabilità).
È composto da:
- Medio gluteo
- Piccolo gluteo
- Adduttori della coscia
Il modello a catena muscolare
Facendo riferimento all'allenamento funzionale, possiamo affermare che non è possibile allenare e valutare singolarmente i muscoli e le componenti del core. Dobbiamo invece considerare il complesso come insieme di elementi che assieme conducono al movimento, risulta necessario dunque ragionare per catene muscolari.
La catena muscolare a differenza di una catena articolare è costituita da elementi plastici anziché rigidi, secondo Bousquet possiamo classificare 5 catene muscolari:
Catena statica posteriore
Si oppone allo squilibrio anteriore del tronco e a quello antero-interno degli arti inferiori, questo consente di deviare le tensioni di tipo statico alla parte posteriore del corpo.
Catena retta anteriore
Agisce anteriormente a livello dell'anca attraverso lo psoas e l'iliaco mentre posteriormente sfrutta il semi-membranoso per poi tornare ad agire frontalmente attraverso l'estensore lungo delle dita e terminare sotto la volta plantare.
Catena retta posteriore
Questa catena scende dalla nuca fino al grande gluteo, procede anteriormente con il retto anteriore per poi concludere posteriormente con il soleo e terminando sul calcagno.
Catena crociata posteriore
Crea due tragitti:
- Anterointerno
- Bicipite lungo e breve, tibiale anternioreed estensore lungo dell'alluce
- Postero-interno sartorio
Catena di chiusura degli arti inferiori
È la continuazione della crociata anteriore, e procede dall'interno della coscia verso l'esterno del ginocchio.
I benefici riscontrati attraverso l'allenamento del Core
- Miglioramento della capacità di concentrazione e autovalutazione date da una maggiore consapevolezza del proprio corpo nello spazio
- Adattamento neurale (riallacciato al punto precedente) e controllo del corpo nello spazio.
- Miglioramento dell'equilibrio e delle abilità motorie
- Incremento della resistenza data sia da una componente aerobica che da una maggiore attivazione degli stabilizzatori ad aiutare i prime mouver
- Sviluppo della forza
- Miglioramento della mobilità articolare e dell'elasticità