Anche gli anziani possono attuare un programma d'integrazione e allenamento allo scopo di ostacolare i processi di invecchiamento cellulare e i sintomi delle patologie che si fanno spazio con l'avanzare dell'età.
L'importanza della prevenzione
Un soggetto anziano può incorrere in malattie più o meno gravi che potrebbero essere, nella stragrande maggioranza dei casi, prevenute con l'adozione di uno stile di vita sano protratto nel tempo. Dieta bilanciata, movimento moderato più volte a settimana e, quando serve, specifici integratori e ricostituenti per anziani possono infatti partecipare a migliorare le condizioni e l'aspettativa di vita!
Si è visto che un'alimentazione a base di eccessi, ricca di condimenti e che cura poco la qualità dei cibi, fumo e sedentarietà prolungata costituiscono il quadro generale di una popolazione di anziani afflitti da patologie che potrebbero prevenirsi facilmente con qualche piccolo accorgimento seguito sin da giovani.
Certo, quando ormai siamo davanti a una malattia conclamata, figlia di una serie di sintomi che non sono mai stati curati, possiamo solamente prendere provvedimenti tramite la somministrazione di farmaci e interventi medici adeguati. Fintanto che si è abbastanza in salute, però, non è mai troppo tardi per dare una svolta decisa al proprio stile di vita!
Patologie che affliggono gli anziani
Alcune patologie che affliggono particolarmente le persone in tarda età sono:
- Alzheimer,
- demenza senile,
- ipertensione,
- sarcopenia,
- osteoporosi,
- malattie metaboliche,
- diabete,
- tumori.
In questo articolo vedremo come contribuire a prevenire i sintomi di alcune di queste patologie con l'aiuto di buone norme in fatto di attività fisica e nutrizione e il supporto di appositi integratori per anziani.
Ipertensione arteriosa
Molte persone in là con gli anni soffrono di pressione arteriosa elevata, spesso causata dall'utilizzo di farmaci prescritti per la cura di patologie croniche (ad esempio il cortisone) o più semplicemente per il fumo, la sedentarietà, le abitudini alimentari sbagliate che creano ostruzioni progressive dei vasi arteriosi, aumentando la pressione del sangue.
Buone norme da seguire
- L'attività fisica regolare, soprattutto di tipo aerobico, consente di abbassare le resistenze periferiche e ridurre la pressione. In questi casi si consiglia anche agli di utilizzare sovraccarichi molto bassi con ripetizioni lunghe, evitare sforzi isometrici lasciando spazio ad allenamenti con costante controllo della frequenza cardiaca mediante l'utilizzo di cardiofrequenziometro.
- Dal punto di vista della nutrizione, limitare il più possibile cibi ricchi di sale, insaccati, cibi in scatola, sottaceti, formaggi stagionati. È importante garantire l'apporto dei grassi Omega 3 per supportare il sistema circolatorio, quindi via libera a pesce azzurro, pesce dei mari del nord, alghe.
Integratori che contribuiscono ad abbassare la pressione arteriosa
Gli integratori alimentari di olio di krill, ricchissimo di acidi grassi omega 3 EPA e DHA, sono alleati della salute del cuore e del sistema cardiovascolare in generale. L'olio di krill puro è stato riconosciuto dall'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) come sostanza con un'azione protettiva contro il rischio di malattie cardiovascolari.
Sarcopenia
La sarcopenia è un fenomeno fisiologico che compare in maniera del tutto naturale con il passare del tempo. Dai 50 anni in poi si manifesta una progressiva perdita della massa muscolare e un incremento della massa grassa, creando disturbi e fastidi nella vita di tutti i giorni. La mancanza di massa magra è particolarmente rischiosa perchè può inoltre portare all'insorgenza di fratture ossee.
Buone norme da seguire
- Si può porre rimedio a questa situazione inserendo nella dieta una quota proteica adeguata per attutire eventuali peggioramenti precoci (1,2 gr di proteine al giorno per kg corporeo).
- Fare un po' di attività fisica tutti i giorni è fondamentale. Basta una camminata di mezz'oretta!
Integratori di proteine in polvere
È utile inserire proteine in polvere tra un pasto e l'altro. L'ideale è utilizzare proteine in polvere arricchite di aminoacidi essenziali (EAA) necessari per la sintesi proteica e l'anabolismo e di vitamine come la vitamina B6, che promuove il contrasto degli stati di affaticamento. In questo modo si potrà coadiuvare il mantenimento muscolare senza appesantire troppo il sistema digestivo con prodotti che, magari, fino a quel momento esulavano dall'alimentazione.
Osteoporosi
Sopratutto nelle donne oltre i 50 anni d'età, ma anche negli anziani in tarda età, è comune assistere a una graduale diminuzione della densità ossea col passare del tempo. Anche l'osteoporosi avviene per un deterioramento fisiologico del corpo umano ma, come tutte le patologie, può essere contrastata prima di arrivare agli stadi più gravi con fratture ossee.
Buone norme da seguire
- Le misure preventive che si adottano in primis riguardano la prescrizione di attività fisica contro gravità e contro resistenza, quindi in palestra, con dei carichi che stimolino la mineralizzazione dell'osso. Bandite le attività in piscina perchè, in assenza di gravità, non abbiamo lo stimolo necessario affinché il tessuto osseo si ricrei e incrementi la densità all'interno dell'osso stesso.
- Introdurre nella dieta alimenti ricchi di calcio quali broccoli, carciofi, cavoli, fichi secchi, sesamo.
- L'esame che va consigliato in questi casi (specialmente al pubblico femminile) è la MOC, da cui si evincerà lo stadio di osteoporosi del paziente.
Integratori di vitamina D
Dal punto di vista della supplementazione si consigliano integratori di vitamina D, specialmente per coloro che non escono spesso di casa, poiché la sua produzione naturale è stimolata dall'esposizione ai raggi del sole.
Diabete di tipo II
Tanti di noi hanno un parente affetto da diabete di tipo II. Il diabete mellito (o alimentare) è la malattia del secolo, figlia dell'eccesso alimentare e del consumo smodato di zuccheri e cibi raffinati. La prevenzione andrebbe considerata come l'unica via per curare efficacemente il diabete mellito, se non altro per arginare e limitare i sintomi, cosicchè non degeneri in episodi ben più gravi.
Tramite il prelievo di sangue e l'accertamento del dato relativo alla glicemia siamo già in grado di capire quant'è il livello dello zucchero nel sangue a digiuno (tra 60 e 110 mg / dL è nella norma). Zuccheri complessi utilizzati senza controllo e cibi raffinati che subiscono miriadi di lavorazioni (sì, ci riferiamo alla pasta di grano duro, anche a quella integrale!), sono da evitare per un individuo che, magari, ha precedenti in famiglia e quindi un indice di incidenza di sviluppare la malattia maggiore.
Buone norme da seguire
Per cercare di arginare e tamponare la situazione quando si è già affetti dal diabete mellito, così almeno da non peggiorare le cose ulteriormente, possiamo prescrivere attività fisica e integrazione.
- Lo scopo delle sessioni di allenamento sarà quello di raggiungere un'elevata intensità, quindi di spingere al massimo il sistema cardiocircolatorio. Questo tipo di allenamento (consigliato a digiuno) serve per abbassare progressivamente la quota di zuccheri nel sangue. Un interval training ad alta intensità (HIIT) permetterà di raggiungere lo scopo. Il soggetto dovrà indurre un calo ponderale del peso corporeo nel corso del tempo, poiché la patologia si affianca a un sovrappeso conclamato e un accumulo di adipe sopratutto nella zona viscerale.
- Per la dieta, ovviamente il paziente verrà seguito da un dietologo o nutrizionista e dovrà adattarsi a un regime glucidico controllato privilegiando una dieta iperproteica, almeno fin quando l'equilibrio non verrà ristabilito. Ammessi i carboidrati indice glicemico basso: avena, riso integrale, farro, riso rosso (adatto anche per i problemi di colesterolo perchè contiene monocolina K), riso nero, fragole, arance, mele, latte scremato, latte di soia senza zuccheri aggiunti.
Integratori per il diabete
Può essere utile utilizzare un integratore che agisca da regolatore glicemico a ogni pasto. Un integratore alimentare a base di estratti vegetali come berberis, melone amaro, gymnema, cannella, con cromo e acido R-alfa-lipoico può contribuire al mantenimento dei livelli normali di glucosio nel sangue e al metabolismo dei carboidrati.
Questo tipo di integratore può aiutare a fare in modo che i pasti a base di carboidrati vengano utilizzati per costruire nuovi muscoli e per sostenere i processi di termogenesi.
L'estratto di berberis svolge un effetto benefico sulla regolare funzionalità dell'apparato cardiovascolare. L'estratto di gymnema, oltre a contribuire al metabolismo dei carboidrati e dei lipidi, aiuta a controllare il senso di fame.
Sindorme metabolica
L'insieme di alcune di queste patologie va a costituire la cosiddetta sindrome metabolica, che rappresenta il quadro clinico più grave da momento che il soggetto risulterà affetto da ipertensione, diabete, sovrappeso contemporaneamente. È quindi più difficile, ma non impossibile, trattare il paziente anziano con una pletora di affezioni che si manifestano al medesimo tempo. La cosa migliore da fare è non arrivare a tanto, cercando quindi più che mai di lavorare sulla prevenzione.
Conclusione
Arrivare dal medico quando ormai la patologia è conclamata rischia di mettere il paziente in uno stato d'animo negativo (per il sovrappeso, per la sensazione di malessere generale) e meno disposto a intraprendere il percorso di cura.
La vera cura è la coesistenza stabile e duratura di attività fisica, alimentazione sana e integrazione adeguata alle reali necessità. Uno stile di vita che si dovrebbe avere sempre, perché la salute è una responsabilità solo nostra, e va tutelata come il bene più prezioso.