Premessa sugli integratori termogenici
Chi di noi non sta cercando di bruciare i grassi in eccesso accumulati durante gli scorsi mesi? Prima di addentrarci nelle possibilità che ci offre la natura in questo senso, è doveroso premettere che esistono degli ottimi integratori termogenici basati su determinati elementi naturali che possono aiutare il nostro corpo a bruciare i grassi in maniera più efficiente e a perdere peso.
Queste sostanze, però, hanno senso solo se abbinate a una dieta mirata (preferibilmente pianificata da un professionista del settore) e all'attività fisica costante, che è il miglior strumento per bruciare le calorie in eccesso. Un integratore termogenico assunto "da solo", senza il supporto fondamentale dello sport e della dieta, non produce alcun risultato tangibile.
Come si brucia il grasso in eccesso
Con il termine "bruciare i grassi" intendiamo sia la quantità di calorie che si consumano durante l'attività fisica, sia l'effetto metabolico che l'attività stessa ha nell'aumentare il metabolismo basale. Questo effetto si ottiene attraverso un aumento del dispendio energetico, che richiederà una maggiore distruzione dei lipidi immagazzinati per produrre energia.
Come funzionano i termogenici naturali
Gli integratori "brucia-grassi" sono costituiti da elementi naturali che provocano un aumento della temperatura corporea, il che favorisce un consumo maggiore di lipidi da parte dell'organismo. Modificando la capacità fisica di produrre calore a favore di un innalzamento del metabolismo, questi integratori vanno ad agire quindi sulla combustione del grasso, accelerando i processi di "liberazione" dal suo stoccaggio nelle riserve adipose. A questo proposito, ci sono diverse sostanze in natura che favoriscono queste attività, per esempio:
- CLA (Acido Linoleico Coniugato),
- caffeina,
- caffè verde,
- tè verde,
- capsaicina,
- L-acetilcarnitina,
CLA (Acido Linoleico Coniugato)
L'acido linoleico coniugato (CLA) è considerato un acido essenziale in quanto il nostro organismo non è in grado di produrlo e la quantità che si riceve dalla dieta (lo troviamo in buone quantità nella carne rossa e nei prodotti caseari), è spesso piuttosto scarsa.
Il CLA non aumenta il metabolismo, quindi non è un agente termogenico "diretto" di per se. Di base agisce accrescendo l'efficacia di utilizzo dei nutrimenti (lipidi e glucidi) e favorendo il trasporto del grasso accumulato nelle riserve adipose così da essere utilizzato a livello energetico, riducendone la capacità di stoccaggio
Caffeina
La caffeina viene assorbita dall'intestino e va ad agire sul sistema nervoso, sull'apparato cardiovascolare e sul tessuto adiposo stesso. A livello nervoso, la caffeina agisce su una zona dell'ipotalamo che regola la temperatura corporea (azione termogenica diretta). Facendola aumentare modicamente, soprattutto sotto sforzo, permette di aiutare il corpo a consumare più grassi.
Essa agisce sui surreni, sia direttamente, sia attraverso l'azione del sistema nervoso centrale, dove stimola la liberazione delle catecolammine che, oltre a incrementare le prestazioni fisico-mentali, incrementano la disponibilità dell'utilizzo dei grassi come combustibile.
Caffè verde
Rispetto al ben più noto caffè nero, il caffè verde è molto meno acido. Il pH del caffè crudo infatti è di circa 5 contro i 3 - 3,5 del caffè tostato, per cui risulta meno irritante nei confronti della mucosa gastrica. Il caffè verde è capace di favorire l'utilizzo degli acidi grassi a scopo energetico alla presenza dell'acido clorogenico. Questa preziosa sostanza aiuta a ridurre l'assorbimento dei lipidi assunti tramite l'alimentazione e contribuisce a eliminare quelli già presenti nel corpo. Inoltre,è in grado di stimolare l'adiponectina, che favorisce l'azione brucia-grassi.
In ambito di un regime alimentare mirato e controllato l'acido clorogenico impedisce alle mucose intestinali di assimilare una certa parte degli zuccheri introdotti con l'alimentazione. Ne consegue un minor livello glicemico nel sangue, che aiuta a prevenire la comparsa di picchi che potrebbero comportare alterazioni del metabolismo, formazione di grasso addominale e, nelle persone predisposte, diabete.
Tè verde
Le proprietà "brucia grassi" del tè verde sono emerse grazie a uno studio del 2005 pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, che ha concluso che le persone che hanno bevuto il tè arricchito con estratto di tè verde, hanno perso più peso rispetto a quelle che hanno bevuto il tè classico. Anche se il tè nero e tè verde provengono dalla stessa pianta, le foglie di tè verde sono fermentate in modo diverso, non ossidano prima della cottura a vapore e asciugatura, mantenendo intatto il contenuto di polifenoli e catechine.
Non solo questi nutrienti hanno poteri anti-infiammatori e antiossidanti ma favoriscono il processo termogenico del corpo grazie a una catechina detta epigallocatechina gallato (EGCG), che ha la capacità di accelerare la perdita di peso. Quando combinata con il contenuto di caffeina naturale del tè verde, l'EGCG stimola il sistema nervoso centrale e trasforma il grasso in "energia" da bruciare.
I risultati in termini di diminuzione del peso corporeo ottenuti con il tè verde sono da attribuirsi a diversi fattori. Dalla termogenesi indotta, alla diminuzione dell'appetito, alla capacità del tè di regolare i trigliceridi in eccesso e di contribuire a stabilizzare lo zucchero nel sangue. Non solo! Questa sostanza inibisce anche l'azione degli enzimi coinvolti nella degradazione dei grassi (lipasi) a livello intestinale, con conseguente ridotto assorbimento.
Capsaicina (peperoncino)
S tratta di un alcaloide caratteristico delle piante del genere Capsicum, ovvero il peperoncino. La capsaicina stimola il tasso metabolico secondario all'attività β-adrenergica, che si ritiene sia secondario al rilascio di adrenalina dalle ghiandole surrenali. Oltre a stimolare i recettori della lingua, agisce anche su quelli situati a livello del tessuto adiposo bruno (BAT) che ha la funzione di rilasciare il grasso sotto forma di calore. Il rilascio di catecolamine dalle ghiandole surrenali viene alla fine ricondotto all'attivazione del recettore TRPV1 da parte della capsaicina. L'attivazione di questo recettore ha dimostrato di causare lipolisi nelle cellule adipose, aiutando le cellule stesse a rilasciare il grasso nel flusso sanguigno in modo che sia più facile da usare come energia.
Legandosi a tali recettori, quindi, la capsaicina spinge il BAT a disperdere energia come calore (termogenesi), anziché immagazzinarla come grasso. Il peperoncino aiuta a prevenire la sensazione di fame e aumentare quella di sazietà, perché riduce l'attività della grelina (ormone prodotto dalle cellule endocrine del pancreas, dello stomaco e da alcuni neuroni presenti nell'ipotalamo), che stimola il segnale dell'appetito. Attenzione però: le persone particolarmente sensibili alla capsaicina possono avere fenomeni di bruciore di stomaco dopo l'assunzione.
L-Acetilcarnitina
L'ACL è un aminoacido che viene prodotto dall'organismo a partire dagli aminoacidi lisina e metionina ed è presente soprattutto nella carne e nei prodotti caseari. Rispetto alla nota L-carnitina, l'ACL è maggiormente assorbibile a livello intestinale ed essendo liposolubile arriva agevolmente dal torrente sanguigno in tutti i tessuti nei quali agisce. La carnitina favorisce i livelli di energia trasportando gli acidi grassi nei mitocondri delle cellule, dove possono essere bruciati e utilizzati come combustibile dal corpo.
Sebbene molte persone assumono la carnitina per accelerare la combustione dei grassi e quindi perdere peso, i benefici della carnitina comprendono molte più funzioni, come il miglioramento della funzione cerebrale, la regolazione della glicemia, la prevenzione del danno muscolare e l'aumento della resistenza negli sportivi. L'acetilcarnitina agisce anche a livello del sistema nervoso, sia centrale che periferico in occasione di ipossie, invecchiamento precoce, problematiche neurologiche legate all'assunzione di alcool e schiacciamenti dei nervi. L' acetilcarnitina si è dimostrata essere ben più efficace rispetto alla semplice forma libera di carnitina, vista la sua elevata biodisponibilità e non si trasforma in ACL finché non si svolge una dura attività fisica. La carnitina migliora inoltre l'azione dell'insulina sulle cellule muscolari e può aiutare a mantenere in equilibrio i livelli di glucosio nel sangue, aiutando anche il ripristino del glicogeno in caso di attività fisica intensa e/o prolungata.
Avvertenze
Le persone con patologie di natura cardiaca, ipertensiva, diabetica, renale, metabolica, psichiatrica o che utilizzano farmaci per terapie croniche dovrebbero astenersi dall'utilizzare integratori brucia grassi senza la preventiva approvazione di un medico. È sconsigliato l'uso anche in caso di gravidanza.
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