Search Menu
Omega 3 | L'importanza di inserire grassi buoni nella dieta
Omega 3 L'importanza di inserire grassi buoni nella dieta

Omega 3
L'importanza di inserire grassi buoni nella dieta

Autore:
Data: 03 July 2018
Tag: nutrienti

L'importanza degli Omega 3 nell'alimentazione umana è confermata da migliaia di studi scientifici di supporto. Gli acidi grassi essenziali non possono essere "fabbricati" dal corpo, per cui per avvalersi delle tantissime proprietà benefiche per la salute, è necessario introdurli col cibo o con degli integratori.

 

Secondo più di 27.000 ricerche scientifiche, gli Omega-3 svolgono un ruolo molto importante per il benessere del nostro organismo su molti fronti, essi prevengono e contrastano i fenomeni infiammatori nonché aiutano a diminuire il rischio di sviluppare malattie croniche, in particolare dei disturbi cardiocircolatori, tipo l'infarto del miocardio. Essi abbassano i valori dei trigliceridi, agendo in maniera positiva sull'equilibrio del colesterolo "suo o" HDL, abbassano lla pressione del sangue, diminuiscono l’aggregazione di piastrine, hanno azione antiaritmica ed iinibiscono la formazione di placche arteriosclerotiche. Una vera preziosa attività cardioprotettiva.

 

Non è tutto, sono forti antinfiammatori che prevengono e supportano l'organismo verso patologie infiammatorie tipiche delle articolazioni come l'artrite. EPA e DHA sono presenti in alte concentrazioni nel cervello, dove svolgono un ruolo molto importante per garantire le funzioni cognitive, quindi miglior concentrazione e memoria, nonché regolare i comportamenti. E' da tempo inoltre consigliata la sua integrazione in gravidanza, in quanto tutelano e aiutano lo sviluppo nervoso e della vista del feto, sostenendo la salute della mamma.

Come si ottiene l'olio di pesce ricco di Omega 3?

Il pesce pescato, ovvero sardine, aringhe, alici o salmone selvatico (non da allevamenti), viene pressato e spremuto e da qui si ottiene un liquido, che viene poi inserito nel distillatore dal quale si otterrà un olio di pesce ultrapurificato e, soprattutto, con una forte concentrazione di EPA e DHA , le preziose sostanze "benefiche" a livello salutistico per l'uomo. I processi in cui poi l’olio di pesce crudo deve passare per potersi definire pronto per il consumo sono svariati. Con la distillazione molecolare multipla, vengono eliminati dall’ olio di pesce tutti gli acidi grassi liberi, i metalli pesanti, i composti colorati e tante altre impurità, andando a renderlo più puro. Una completa attività depurativa, dispendiosa e complessa m è proprio il processo di distillazione molecolare multipla , il più lungo e costoso di tutti, a determinare la qualità ultima dell’ olio di pesce : in base a quanto un’azienda depura il proprio olio da tutti gli agenti inquinanti, i migliori che ne vengono fuori avranno anche una maggiore percentuale di Omega 3. (Vi sono prodotti in commercio con veramente ridicole concentrazioni di prodotto).

 

Sempre più importante poi il concetto della purificazione da metalli pesanti, in quanto anche i pesci interessanti nella produzione di omega 3, tipo il pesce azzurro e quindi anche quelli di piccola taglia, purtroppo, contengono agenti inquinanti come mercurio, diossine, metalli pesanti, pcb e furano, tutte dovute all’inquinamento marino.

 

Tutti questi agenti inquinanti sono, purtroppo, bio-accumulabili : la loro presenza, se non correttamente depurati, può arrivare anche nelle capsule di olio di pesce degli integratori Omega 3 , per cui se assunte in un periodo di tempo prolungato, può arrivare ad intossicare e quindi risultare dannosi per la nostra salute.

 

Ecco perché è importantissimo informarsi, educarsi ed andare alla ricerca di aziende che garantiscano un olio di pesce ultrapurificato, con percentuali alte di EPA e DHA.

Quali sono i migliori Omega 3?

Nel vastissimo mercato del mondo degli integratori di Omega 3, vi sono, generalmente, due tipi di olio di pesce: quelli esteri etilici (EE) e i gliceridi naturali (trigliceridi, TG). La differenza tra questi due tipi di olio di pesce dipende sostanzialmente dai diversi processi di produzione, e dalla loro differenti caratteristiche, anche di biodisponiblità. Gli olii concentrati vengono prodotti tramite un processo di purificazione in cui l’olio di pesce viene fatto reagire con etanolo, la cui reazione forma un substrato sintetico chiamato “estere etilico degli acidi grassi Omega 3”, ricco in etil-EPA ed etil-DHA, e sono i più diffusi.

 

L' olio di pesce "100% wild caught" in forma ultrapurificata sotto forma di trigliceridi è un'ottimo integratore di Omega 3. Esso si presenta nella stessa struttura e composizione chimica di come si trova naturalmente l'olio di pesce. Dal punto di vista tecnico è possibile produrre dei concentrati di Omega 3 che siano nella loro forma naturale TG ma occorre un passaggio in più che ovviamente ne aumenta i costi dal 50% all’80 % rispetto agli Etil-Esteri, ma che lo rende più pregiato, perché come la scienza ci dimostra, decisamente più assorbibile e biodisponibile. Un interessantissimo studio di Dyerberg confrontò la biodisponibilità di EPA-DHA rispetto all’olio di pesce naturale e concluse che, usando come termine di paragone l’olio di pesce naturale (100%), la base EE aveva una biodisponibilità del 73% mentre la base TG assicurò una biodisponibilità del 124%. Lo studio di Beckerman, invece, evidenziò che la biodisponibilità media relativa agli acidi grassi EPA-DHA della base TG era del 186% contro un 48% della base EE.

 

Questi studi hanno dimostrato che la struttura a base trigliceride naturale permette una migliore biodisponibilità fino al 250% per quanto concerne l’EPA e fino al 200% per il DHA rispetto alla struttura degli esteri etilici, con un deciso vantaggio sia da un punto di vista di assorbimento efficace, e quindi massima resa biodisponibile, ma anche nella conseguenze riduzione di dover assumere tanti softegel, ed ad aggravare il processo digestivo, per poter avere i pregiati effetti positivi che queste preziose sostanze della natura continuano a confermare di poterci offrire.

 
Referenze


J. Dyerberg, P. Madsen, J. Moller, I. Aardestrup, E.B. Schmidt. Bioavailability of n-3 Fatty Acid Formulations In n-3 Fatty Acids: Prevention and Treatment in Vascular Disease, 1995
La struttura TG ebbe il maggior livello di biodisponibilità relativa con una aumento medio di EPA/DHA del 124% (con riferimento all'olio di pesce naturale =100%). La forma EE fornì una biodisponibilità significativamente inferiore di EPA e DHA: il 73%.

Beckerman B, et al, "Comparative bioavailability of eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid from triglycerides, free fatty acids and ethyl esters in volunteers" Arzneimittelforschung. 1990 Jun;40(6):700-4
La biodisponibilità media relativa di EPA/DHA in confronto con i trigliceridi era del 186%/136% per gli acidi grassi liberi e del 40%/48% per gli esteri etilici. I livelli massimali del plasma erano circa 50% più alti con gli acidi grassi liberi e 50% più bassi con gli esteri etilici rispetto ai trigliceridi.

Lowe ME, et al “Pancreatic triglyceride lipase and colipase: insights into dietary fat digestion” Gastroenterology 1994 Nov;107(5):1524-36

Fave G, et al “Physiochemical properties if lipids: new strategies to manage fatty acid bioavailability” Cell Moll Biol (Noisy-le-grand) 2004 Nov;50(7):815-31

Lawson LD, et al, "Absorption of eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid from fish oil triacylglycerols or fish oil ethyl esters co-ingested with a high-fat meal." Biochem Biophys Res Commun. 1988 Oct 31;156(2):960-3

Lawson LD, et al "Human absorption of fish oil fatty acids as triacylglycerols, free acids, or ethyl esters." Biochem Biophys Res Commun. 1988 Apr;152(1):328-35

el Boustani S, et al "Enteral absorption in man of eicosapentaenoic acid in different chemical forms" Lipids 1987 Oct;22(10):711-4

Yang LY, et al “Lipolysis of menhaden oil triacylglycerols and the corresponding fatty acid alkyl esters by pancreatic lipase in vitro: a reexamination” J Lipid Res 1990 Jan;31(1):137-47

Yang LY, et al “Lumenal hydrolysis of menhaden and rapeseed oils and their fatty acid methyl and ethyl esters in the rat” Biochem Cell Biol 1989 Apr-May;67(4-5):192-204

Ikeda I, et al “Digestion and lymphatic transport of eicosapentaenoic and docosahexaenoic acids given in the form of triacylglycerol, free acid amd ethyl ester in rats” Biochem Biophys Acta 1995 Dec 7;1259(3):297-304

Ann Nutr Metab. 2005 Feb 25;49(1):49-53 Effect of Supplementation with Docosahexaenoic Acid Ethyl Ester and sn-2 Docosahexaenyl Monoacylglyceride on Plasma and Erythrocyte Fatty Acids in Rats. Valenzuela A, Valenzuela V, Sanhueza J, Nieto S.

Avijit Hazra, et al “Pharmacology and therapeutic potential of the n-3 polyunsaturated fatty acids, eicosapentaenoic acid (EPA) and docosahexaenoic acid (DHA) in fish oils” Indian Journal of Pharmacology 1999; 31: 247-264

Carlier H, et al “Digestion and absorption of polyunsaturated fatty acids” Reprod Nutr Dev. 1991;31(5):475-500

Christensen MS, et al "Intestinal absorption and lymphatic transport of eicosapentoic (EPA), docosahexaenoic (DHA), and decanoic acids: dependence on intramolecular structure." Am J Clin Nutr 1995;61:56-61

Dyerberg P, et al " Bioavailability of n-3 Fatty Acid Formulations In n-3 Fatty Acids: Prevention and Treatment in Vascular Disease." 1995




Sharing is Caring!






FAI SENTIRE LA TUA VOCE!
Opinioni, dubbi, richieste: lasciaci un commento