Siamo abituati ad associare l’immagine della frutta secca a mandorle, noci, arachidi, anacardi, ma dall’Australia e dalle Hawaii arrivano sulle nostre tavole anche le noci di macadamia, con tutte le loro preziose priorità ed un profilo nutrizionale, lipidico in particolare, più che interessante. Un piccolo pool di nutrienti e vitamine, con tanta vitamina A, ferro, vitamine del gruppo B, manganese.
La porzione lipidica ricca di “grassi salutari” è ciò che rende le noci di macadamia un alimento così interessante. Ricche di grassi monoinsaturi, aiutano ad equilibrare i livelli di colesterolo e ad abbassare i trigliceridi in eccesso e questo ruolo cardioprotettivo è stato dimostrato anche da uno studio condotto dalla “Pennsylvania State University Department of Nutritional Sciences” sul Journal of Nutrition dove si dimostrava una netta diminuzione dei markers correlati ai fattori di rischio cardiovascolari tipici di una alimentazione “classica americana”. Contiene acido palmitoleico che aumenta la capacità di metabolizzare i grassi e un buon quantitativo di fibre, lignani, amilopectine, gomme e cellulosa che aiuta a far sentire sazi e rallenta i processi digestivi. Evidenze la danno alimento utile a contrastare la sindrome metabolica (necessari approfondimenti direi qui).
Dove la maggior parte della frutta secca ha grandi quantitativi di “pro-infiammmatori” omega 6 rispetto ai più salutari omega 3, le macadamia ne hanno un quantitativo più basso. Per esempio, le noci pecans contengono 3.7 gr di omega 6 per 100gr, le mandorle 3,4, gli anacardi 2,2 e la macadamia 0,36! Queste noci hanno anche una buona quantità di omega 9, rendendole, tra la frutta secca, uno degli alimenti con il miglior profilo lipidico.