Allarme dall'Oms.

L'organizzazione mondiale della sanità ha inserito le carni rosse e lavorate tra gli alimenti cancerogeni.

In particolare secondo gli studi effettuati emerge che il consumo eccessivo di carne decreta una possibilità elevata di ammalarsi di tumore al colon e alla prostata.

E' bene precisare che l'oms parla di "carni rosse e levorate", vediamo di cosa si tratta.

La carne rossa

Per carne rossa si intende in generale la carne di maiale, manzo, vitello, agnello, cavallo, ecc.

Cosa significa carne lavorata

Per lavorate si intende che abbiano subito processi di trasformazione come:

• salatura
• essiccatura
• affumicatura
• fermentazione
• trattamento con conservanti
• trattamenti per migliorare sapore o conservazione

Ovvero tutte quelle lavorazioni che apportano sostanze aggiuntive alla carne.

Queste sostanze sono il sale, nitriti e nitrati, coloranti, conservanti, affumicature chimiche (nella maggior parte dei casi l'affumicatura non si ottiene più tramite esposizione al fumo ma tramite l'applicazione di determinate sostanze atte a dare il sapore e l'odore dell'affumicato).

Quindi in questa lista rientrano salsiccie e insaccati in generale, prosciutti, carne in scatola o sotto sale, sughi e preparati a base di carne.

Risulta essere pericoloso quindi il consumo di salumi insaccati, carni lavorate e carni rosse.

Il rischio di contrarre la patologia è strettamente collegato al quantitativo di questi alimenti consumati.
l'Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) che ha stilato un rapporto sulla base di oltre 800 studi sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro- fa rilevare che il dato conferma le attuali raccomandazioni "a limitare il consumo di carne".
L'agenzia include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre. Le carni "lavorate" sono state inserite nel gruppo di rischio nel quale entrano sostanze come alcol, fumo, benzene, naftalina, ma anche farmaci come la ciclosporina.

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