Ovunque, l’8 Marzo, è il giorno dedicato alle donne.
Ma qual è l'origine di questa festa e perchè si festeggia proprio in questo giorno?
8 Marzo: perchè si festeggiano le donne?
La Giornata internazionale della donna nasce nel Febbraio 1909, negli Stati Uniti, ad opera del Partito Socialista americano che si fa promotore di una manifestazione per la tutela di alcuni diritti delle donne.
Il 25 Marzo 1911 accade però quello che è l’evento che tutti conosciamo e che siamo soliti legare alla nascita di questa festa: l’incendio nella fabbrica Triangle di New York dove persero la vita 146 donne.
E' da questo evento che le manifestazioni in favore delle donne iniziano a triplicarsi fino ad arrivare alla nascita, in diversi paesi europei, di vere e proprie giornate a loro dedicate.
Una giornata, dunque, in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le violenze, un momento per ricordare il valore che, molto spesso, dimentichiamo di avere.
E' nel 1917 che, l'8 Marzo, viene riconosciuto come giorno nel quale celebrare le donne grazie ad un gruppo di attiviste di San Pietroburgo scese in piazza per chiedere la fine della guerra e sancendo la nascita di quello che viene ricordata come Rivoluzione russa di Febbraio.
Fu questo l’evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne a Mosca quando scelsero l'8 Marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.
In Italia la Festa della Donna iniziò, invece, ad essere celebrata soltanto nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale.
Il simbolo: la mimosa
Per tutti l’8 Marzo significa anche un fiore specifico: la mimosa; il fiore scelto nel 1946 da distribuire insieme ad un giornale dell’Unione Donne Italiane perchè l’unico a nascere e crescere nel mese di Marzo nonostante il clima non ancora caldo.
Oltre ad un fiore simbolo di questa festa, l’Italia non poteva non realizzare anche un dolce per celebrare le sue donne..
Ed ecco che arriva la Torta mimosa chiamata così per la sua copertura particolare che ricorda, nel colore e nella forma, il fiore simbolo della festa.
Torta mimosa: una dolce tentazione recente
Introdotta per la prima volta nella metà del '900; è una torta della quale non sono chiare ancora oggi le sue origini.
Cè chi la colloca a Roma e chi, invece, a Rieti dove in un ristorante, lo chef Renzi, la propose ai suoi ospiti.
Nel 1960 lo chef decise di portarla ad un concorso di pasticceria a San Remo.
La torta vinse tutto divenendo anche il simbolo della Città dei Fiori
Una torta che richiede del tempo nella preparazione ma un grande classico di cui, ormai, esistono tantissime versioni.
C'è la torta mimosa di Massari, quella di Sal de Riso e non poteva mancare la mia nella versione sana e senza zucchero.
Ricetta tradizionale VS ricetta sana
Una torta, quella tradizionale, buonissima sì ma anche decisamente calorica.
Formata da tanti strati di Pan di Spagna che vengono farciti con crema chantilly e ricoperti da un ulteriore disco tagliato a cubetti da ricoprire con lo zucchero a velo.
Io ho pensato di proporvi oggi una rivisitazione che per colore, gusto, utilizzo della crema ricorda la famosa torta delle donne.
Provare per credere: la fate subito e in un attimo è pronta per essere gustata ma anche regalata..
Per realizzare la versione sana ho pensato di mettere insieme due preparazioni che rientrano nelle scelte che siamo soliti fare per le nostre colazioni o spuntini: porridge e pancake.
Utilizzando alcuni ingredienti specifici sono arrivata a ricreare nel gusto la famosa torta rendendola sana anche senza utilizzare quelli richiesti dalla pasticceria tradizionale.
Con la nuova farina di avena aromatizzata alla crema di Smile Crunch, sono nate tante monoporzioni di torta mimosa che festeggeranno le donne come meritanto: con delle meraviglie vere!
Un'idea da provare e una ricetta da salvare subito
Ingredienti
Per le basi:
10g di farina di avena aroma crema
30g di fiocchi di avena baby aroma vaniglia
100g di albume
50g di acqua
Per la copertura:
20g di farina di avena aroma crema
30g di About breakfast aroma vaniglia
100g albume
4g di idrolitina
20g di succo di limone
1/2 cucchiaino di zafferano
Per la finta panna:
Yogurt greco alla vaniglia (o bianco) qb
Procedimento
Per realizzare le cupole di torta mimosa, partiamo subito dalla preparazione delle basi.
In un pentolino mettiamo la farina, i fiocchi e gli albumi.
Portiamo sul fuoco e, a fiamma bassa, giriamo di continuo gli ingredienti per evitare che si attacchino sul fondo.
Uniamo, a filo, piano piano, anche l'acqua prevista.
Lavoriamo il composto fino ad ottenere una crema densa e molto compatta.
Copriamo con un foglio di pellicola messa a contatto e mettiamo nel frigo a raffreddare.
Nel frattempo, prepariamo il pancake che ci servirà per la copertura della nostre monoporzioni.
In un contenitore mettiamo gli albumi e gli ingredienti secchi.
Giriamo velocemente con un cucchiaio.
Uniamo, dunque, l'idrolitina e il succo di limone.
Aspettiamo 2-3 minuti.
Giriamo bene con il cucchiaio fino ad eliminare completamente la schiuma data dalla reazione.
Aggiungiamo alla crema ottenuta anche lo zafferano.
Giriamo bene per qualche minuto fino ad ottenere una crema densa e ben montata.
Passiamo dell'olio di cocco in un pentolino da 10-12cm e, a fiamma bassa, cuociamo il pancake (15 minuti il primo lato 5 il secondo).
Una volta cotto, lo lasciamo raffreddare completamente.
Riprendiamo dal frigo il composto delle basi e realizziamo le nostre monoporzioni.
Preleviamo una parte di impasto e, con le mani, realliziamo delle sfere che posizioniamo su un piatto.
Realizzate tutte le nostre cupole, le rivestiamo, aiutandoci con il dorso di un cucchiaino, con lo yogurt greco distribuito in maniera tale che permetta ai cubetti previsti per la copertura di aderire bene.
Riprendiamo ora il pancake completamente freddo e, con un coltello a lama lunga, togliamo via le parti scure (quelle venute a contatto con la base del pentolino).
Diviamo, dunque, il cuore del pancake in due dischi e realizziamo tante strisce.
Dalle strisce ricaviamo, invece, tanti cubetti (non troppo grandi).
Ricopriamo tutte le cupole facendo una leggera pressione.
Mettiamo in frigo per 10-15 minuti.
Spolveriamo con eritritolo al velo e gustiamo subito.
Tips:
Possiamo decorare la superficie di ogni tortina con una fragola tagliata a forma di cuore oppure aggiungere una foglia di salvia come prevede la torta originale e dei pezzettini di ananas.
Il numero delle monoporzioni dipende dalla forma data alla sfera.
Si conservano in frigo e messe su un vassoio sono un'idea molto carina da regalare alle donne della vostra vita.