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Colina: proprietà, uso, controindicazioni
Colina: proprietà, uso, controindicazioni

Colina: proprietà, uso, controindicazioni

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Data: 05 February 2019

La colina è essenziale nella sintesi dell'importante neurotrasmettitore acetil-colina e dei principali componenti delle membrane cellulari, la fosfatìdìlcolina (lecitina) e la sfingomielina. La colina è necessaria anche per il corretto metabolismo dei grassi. Senza colina, i grassi rimangono 'intrappolati' nel fegato, dove bloccano le reazioni metaboliche. Anche se l'uomo può sintetizzarla partendo dagli aminoacidi metionina o serina, recentemente la colina è stata inserita tra i nutrienti essenziali(1,2).

Fonti alimentari

La colina si trova nei cereali, nei legumi e nel tuorlo d'uovo, soprattutto come lecitina (fosfatidilcolina), e nei vegetali (specie cavolfiore e latruga), nei cereali integrali, nel fegato e nella soia (vedi tabella 16.1), come colina libera. Si stima che negli Stati Uniti il consumo medio alimentare si aggiri intorno a 6 g di fosfatidilcolina al giorno. Tuttavia, il fatto che la fosfatidilcolina favorisca la salute oppure no dipende dalla sua composizione di acidi grassi essenziali. La fosfatidilcolina è formata da un gruppo fosfato, da due acidi grassi e dalla colina. La maggior parte della colina ingerita, invece di essere incorporata così com'è nelle membrane cellulari, viene scomposta in colina, acidi grassi privi di glicerolo e fosfato.

Segni e sintomi di carenza

Se gli animali vengono sottoposti a una dieta povera di colina, compaiono disturbi al fegato e ai reni. Nessuno ha tuttavia considerato la eolina un nutriente essenziale per gli esseri umani, principalmente perché per molti anni nessuno ha provato a somministrare all'uomo una dieta povera di colina per osservarne gli effetti. uno studio recente dimostra che negli esseri umani nutriti con una dieta povera di colina compaiono infiltrazioni grasse nel fegato e altri segni di disfunzione epatica.

La colina è un nutriente essenziale per le cellule umane nelle colture cellulari e i soggetti nutriti per via endovenosa con soluzioni povere di eolina presentano i segni della carenza di colina(1,2). Entrambi questi riscontri depongono per il ruolo della colina come nutriente essenziale.

 

Tabella 16.1  Contenuto di colina e fosfolipidi di colina in alcuni alimenti
Alimento Colina libera Lecitina Colina totale
Arachidi (28 g) 13,24 107,35 27,91
Arancia (1 media) 2,91 53,03 10,40
Banana (1 media) 2,85 3,26 3,52
Bistecca di manzo (100 g) 0,78 466,12 68,75
Burro (1 cucchiaino) 0,02 6,80 1,18
Burro di arachidi (2 cucchiai) 12,96 97,39 26,09
Fegato di manzo (100 g) 60,64 3362,55 532,28
Latte (intero, 1 tazza) 3,81 27,91 9,64
Latte artificiale (28 g) 0,818 2,97 1,38
Lattuga (28 g) 8,53 2,86 9,06
Margarina (1 cucchiaino) 0,02 1,74 0,26
Mela (1 media) 0,39 29,87 4,62
Olio di mais (1 cucchiaio) 0,004 0,13 0,03
Pane integrale (1 fetta) 2,52 6,57 3,43
Patate (1) 5,95 25,97 9,75
Pomodori (1) 5,50 4,94 6,58
Supplementi di lecitina (preparazioni in commercio in polvere; 1 cucchiaio, 7,5 g) Assente 1725 250
Uova (1 grande) 0,22 2009,80 282,32
I valori sono espressi in mg per porzione di alimento.

Effetti benefici

La colina, come la vitamina B12, I'S-adenosilmetionina e l'acido folico, agisce nell'organismo umano da 'donatore di metili' ed è essenziale per una corretta funzionalità del fegato: ha, specificamente, un effetto lipotropico, ovvero favorisce la mobilizzazione dei grassi dal fegato.
I supplementi di eolina aumentano anche le riserve di acetilcolina nel cervello. L'acetilcolina è un'importante sostanza chimica che partecipa a molti processi cerebrali, memoria compresa. Vi sono alcune prove che l'aumento del contenuto di acetilcolina nel cervello mediante supplementi di colina possa migliorare la memoria, soprattutto nei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer(1).

Forme disponibili

La colina è disponibile come sale solubile (più comunemente come eolina bitartrato, citrato o cloruro) oppure come fosfatidilcolina nella lecitina. La maggior parte della lecitina commerciale contiene appena dal 10 al 20% di fosfatidilcolina, mentre la maggior parte dei supplementi di 'fosfatidileolina' ne contiene solo il 35%. Sono ora disponibili nuovi preparati che sono formati fmo al 98% da fosfatidilcolina. Teoricamente si tratta dei preparati ideali da usare poiché provocano minori effetti collaterali (con dosi elevate di lecitina possono comparire anoressia, nausea, gonfiore addominale, dolore gastrointestinale e diarrea). Alcune condizioni cliniche richiedono dosi elevate di fosfatidilcolina (dai 15 ai 30 g). Per essere efficaci sarebbero quindi necessarie dosi pari a 100 granuni dei preparati che contengono solo il 25% di fosfatidilcolina: sia a causa degli effetti collaterali che possono manifestarsi sia per il costo che avrebbe, non si può pensare di usare un simile integratore.

Avvertenze e precauzioni

 

La colina e la fosfatidilcolina sono in genere ben tollerate. Alle dosi più alte i preparati di fosfatidilcolina possono provocare inappetenza, nausea, gonfiore addominale, dolore gastrointestinale e diarrea La colina a dosi elevate (per esempio a 20 g) provoca la comparsa di un odore come 'di pesce' nell'alito. La fosfatidilcolina non è indicata nei pazienti affetti da depressione (unipolare o clinica) a meno che non vi sia la supervisione di un medico, poiché dosi molto elevate possono in alcuni casi aggravare il quadro clinico.

Interazioni

La colina collabora con altri donatori di metili e aiuta l'organismo a conservare camitina e acido folico(2-3).

 

NOTE

1. Canty DJ and Zeisel SH, Lecithin and choline in human health and disease. Nutr Reviews 52, 327-339, 1994.

2. Daily JW and Sachan DS, Choline supplementation alters camitine homeostasis in humans and guinea pigs. J Nutr 125, 1938-1944, 1995.

3. Varela-Mreiras G, et al., Effect of chronic choline deficiency on liver folate content and distribution. J Nutr Bio-chem 3, 519-522, 1992.




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