Negli ultimi dieci anni circa non vi sono state tante scoperte, però sono saltati fuori una miriade di integratori specifici sul "periworkout", ed ora siamo in pieno nell'era dei preworkout ad effetto stimolante dell'ossido nitrico, che tanto piacciono per il loro gradevole effetto marcato sul pompaggio muscolare oltre che (per quelli con sostanze stimolanti) sul focus.
Ma se vogliamo parlare di prodotti di concreta utilità che negli ultimi anni trovano il mio assoluto consenso, che definirei piuttosto tra i "prioritari" in un contesto di integrazione per l'atleta, sono sicuramente i carboidrati ad alto peso molecolare.
Se non ricordo male, nel 2002-2003 usciva il "Vitargo", un carboidrato dalla articolata catena di molecole di glucosio, derivato dall'amido delle patate, e subito dopo il parente meno costoso "Waxy maize" (derivato dal mais).
Questi polimeri di glucosio dalle ramificate strutture, hanno delle caratteristiche particolari che hanno messo da parte l'uso del "carboidrato" per eccellenza, il glucosio, e andando a rafforzare il concetto e l'efficacia sempre più perfezionata della bevanda a base di carboidrati durante l'allenamento.
Ma vediamo cosa c'è dietro e....pure cosa c'é all'orizzonte!
Nuovi orizzonti
La nuova classe di supplementi a base di carboidrati, definiti "designer polimeri di glucosio", le ciclodestrine altamente ramificate (HBCD), sarebbero una ulteriore evoluzione dei già presenti vitargo, Waxy maize e karbolyn.
Attualmente si trovano ancora poche aziende (di altissimo livello di qualità) che hanno puntato su questa fonte particolare, ma l'hype che stanno suscitando é veramente interessante e motivato.
Io stesso qualche anno fa mi incuriosii parecchio nel vedere in particolare due dei miei mentori sostenere le ciclodestrine durante l'allenamento in ogni situazione, dalla fase di crescita persino ai precontest.
Hanno seguito poi alcuni grossi nomi commerciali, che nel mercato americano, dove sono già da tempo in commercio, hanno ottenuto un successo notevole per le loro caratteristiche di velocità ed efficacia di assorbimento e utilizzo, senza alcun disturbo gastrointestinale o problema di disidratazione, aprendo anche verso i soggetti che non tolleravano comunque gli altri tipi di carboidrati.
Perché usare carboidrati intra-workout?
Facciamo un doveroso chiarificatore passo indietro.
Come mai utilizzare carboidrati liquidi durante la sessione di allenamento?
L'avventore di questa teoria nel mondo del body building fu Milos Sarcev, che sostanzialmente sosteneva la teoria di un beverone a base di carboidrati, isolate, amminoacidi vari, più una serie di altri elementi, che doveva essere assunto durante il workout, quando l'iperemia muscolare era fisiologicamente molto superiore dei livelli basali, quindi si sfruttava il pump e la spinta insulinica per far arrivare gli elementi ai muscoli in attività, bisognosi di sangue ossigenato e nutriente.
Dalla antica teoria di Sarcev, sono stati ottimizzati vari fattori (e confermate le basi di fondo) arrivando ad ottimizzare i componenti della bevanda, affinché le tempistiche di assorbimento e pure l'efficacia, fossero migliorati sensibilmente, con gli effetti di disturbo tipici del glucosio (specie se in grandi quantità e/o poco diluito) praticamente annullati o quasi.
E così é stato.
Grazie ai polimeri di glucosio, abbinati ad una porzione proteico-amminoacidica, si favorirà un rapido svuotamento gastrico ed un altrettanto veloce assorbimento intestinale di glucosio che verrà rilasciato velocemente nel torrente emotivo.
Inoltre, avremo una potente combinazione di contrasto al catabolismo generato in allenamento, proprio per la loro caratteristica unica che é la bassa osmolaritá, un ottimo supporto all'idratazione cellulare (la cellula idratata é una cellula anabolica) e non provocare disidratazione dovuta al richiamo di liquidi nello stomaco e intestino, con sensibili effetti sul recupero e sull'adattamento.
Rappresentazione molecolare della ciclodestrina
Glucosio vs carboidrati ad alto peso molecolare
Qualche obiezione potrebbe dire ancora "ma questa specie di carboidrati sono così importanti o davvero tanto migliori rispetto al vecchio glucosio/destrosio?"
Prima di fare chiarezza, é doveroso spiegare il concetto di "osmolaritá", perché la richiameremo spesso per la sua fondamentale importanza ora.
L'osmolarità è una unità di misura molto utilizzata in chimica quando ci si riferisce alle concentrazioni delle soluzioni, ed indica il numero totale delle molecole e di ioni presenti in un litro di una soluzione.
Per cui l'osmolaritá di una soluzione aumenta all'aumentare del numero di particelle che contiene e se una bevanda a base di glucosio ha un'osmolarità ben superiore rispetto alla sua controparte a base di polimeri di glucosio come ad esempio di Vitargo, succederà che avremo una netta velocità di svuotamento gastrico da parte di quest'ultimo rispetto al glucosio, che richiamerà più liquidi nello stomaco e nel lume intestinale con conseguente ritardo nello svuotamento, nell'assorbimento, a con facile disidratazione nella performance e/o disturbi gastrointestinali (diarrea).
Questa caratteristica in parte spiega perché i carboidrati ad alto peso molecolare riescono pure a ricaricare le scorte di glicogeno in maniera più veloce rispetto agli altri carboidrati.
E non solo, la caratteristica della "velocità" la ritroveremo pure come come risposta glicemica e insulinica più potente a favore della sintesi di glicogeno.
"Not bad at all"....e se poi pensiamo che il successivo nato Waxy maize (amilopectina), che essendo un polimero di glucosio molto ramificato, ha chiaramente un elevato peso molecolare e una bassa osmolaritá, troviamo che non solo passa veloce dallo stomaco, ma pure provvede ad un lento e graduale rilascio di glucosio nel sangue, utilizzabile pure dagli sport di resistenza.
Altro difetto che troviamo nelle bevande a base di glucosio é quello di rischiare una antipatica ipoglicemia reattiva durante l'attività, se non ben gestita la glicemia con l'assunzione costante della bevanda.
Higly branched cyclic dextrins: la nuova generazione
L'attuale stato dell'arte della supplementazione di bevande a base di carboidrati presentava l'amilopectina del Waxy maize come ultima generazione, dove trovavamo una molecola altamente ramificata, dal peso molecolare elevato, che, come già detto, ci portava a una ridottissima osmolaritá, e l'ulteriore caratteristica di poter sostenere a più lungo termine la performace.
Diciamolo "il carboidrato" ad hoc!
Da questi punti di forza sono state sviluppate le ciclodestrine ad alto grado di ramificazione (HBCD).
Qualche anno fa le vidi inserite nei programmi alimentari di alcuni dei miei mentori d'oltreoceano, per cui suscitarono la mia curiosità e mi misi a cercare su letteratura scientifica, quali fossero le loro caratteristiche peculiari e come le ciclodestrine potessero avere un utilizzo "alimentare". Seguirono poi alcune aziende del settore che formularono dei prodotti che tuttora sono l'élite della supplementazione dei carboidrati.
Carboidrato | Peso molecolare |
Glucosio | 180 Da |
Ciclodestrine | 160.000 Da |
Le HBCD sono un nuovo tipo di polimeri di glucosio che sono formulate dalla reazione tra il waxy maize con un particolare enzima, formando una struttura ciclica.
Il risultato é stato un polimero di glucosio con ideali proprietà di utilizzo: per intenderci una media di peso molecolare di 160.000 Da con bassissima osmolaritá e quindi velocissimo svuotamento gastrico.
"Piccolo" particolare, il glucosio pesa circa 180 Da.....e non finisce qui, perché le HBCD oltre ad essere velocissime nell'essere assorbite, sono rilasciare in maniera graduale nel torrente sanguigno (1,2).
- Takii H, Ishihara K, Kometani T, Okada S, Fushiki T. Enhancement of swimming endurance in mice by highly branched cyclic dextrin. Biosci Biotechnol Biochem 1999;63:2045-52
- Takii H, Takii NY, Kometani T, Nishimura T, Nakae T, Kuriki T, et al. Fluids containing a highly branched cyclic dextrin influence the gastric emptying rate. Int J Sports Med 2005;26:314-9
Gli studi sono interessanti non solo sulla carta.
Ricerche preliminari sull'animale evidenziano un sensibile miglioramento della performance come é possibile notare dal grafico dello studio di Takii et al. 1999, dove viene confrontato le HBCD con glucosio e la sola acqua.
I vantaggi delle ciclodestrine
In particolare ci sono due notevoli vantaggi nell'usare questi polimeri di glucosio ad alto peso molecolare come supplemento intra workout:
- rapido e costante rilascio di glucosio nel sangue
- bassissima osmolaritá in soluzione
In primis abbiamo un rapido ma costante rilascio di glucosio nel sangue.
La rapidità in cui arriva a "destinazione" é determinata non solo dal peso molecolare, ma anche dalla struttura molecolare che determina come gli enzimi possano idrolizzare nell'intestino un polimero di glucosio così ramificato nella forma libera.
Il secondo vantaggio di usare un polimero di glucosio così ad alto peso molecolare sta nella bassissima osmolaritá in soluzione.
Veniamo all'atto pratico.
Molti di noi mischiano ai carboidrati liquidi (giustamente) le proteine idrolizzate, bcaa, pool di amminoacidi essenziali, creatina...etc. e l'ultima cosa che si vuole é il ritardare anche l'assorbimento di queste proteine "veloci", degli amminoacidi o degli altri nutrienti aggiunti che potrebbe succedere usando carboidrati ad alta osmolaritá, che come detto in precedenza, rallenterebbero lo svuotamento gastrico sia dei carboidrati che degli altri nutrienti che sfruttano il carrier della miscela, per poi arrivare all'intestino richiamando liquidi, influenzando negativamente la performance e pure il pump muscolare con il rischio di generare facili disturbi gastrointestinali.
Conclusione
Alla luce di questo, ritengo che questi polimeri di glucosio possano trovare sempre più spazio e conferme per il loro utilizzo, al punto di essere un vero e proprio strumento a disposizione per favorire il recupero dell'atleta, con meno limiti e privo di disturbi che le vecchie bevande a base di carboidrati semplici tipo caro vecchio glucosio.