Perché un atleta che pratica esercizi calisthenics o qualsiasi altro tipo di allenamento a corpo libero dovrebbe assumere degli integratori specifici per supportare le articolazioni? In questo post vedremo l'importanza rivestita dall'integrazione alimentare per un atleta che pratica il calisthenics come disciplina principale.
Il trend dei calisthenics
Il calisthenics è una disciplina molto antica che ha visto nuova luce negli ultimi anni. L'allenamento calistenico prende piede all'inizio degli anni 2000 e si diffonde sulla scia dei video postati su You Tube da atleti americani che si allenavano nei parchi eseguendo esercizi a corpo libero scenici e mostrando corpi estremamente definiti e volumi muscolari notevoli. In Italia, la disciplina sbarca leggermente più tardi e prende fin da subito una connotazione diversa che vede l'allenamento volto allo sviluppo di skills non solo spettacolari, ma eseguite in modo molto preciso e curato dal punto di vista tecnico, come:
- planche,
- front lever,
- human flag (bandiera).
Nel tempo la disciplina si è evoluta ulteriormente e, accanto al filone delle skills, si è aggiunto quello dell'endurance, in cui gli atleti si sfidano nell'eseguire circuiti costituiti da elementi basilari anche zavorrati, nel minor tempo possibile. Per esempio:
- dip,
- pull up,
- hand stands,
- push up,
- muscle up ecc.
Oggi, grazie all'esperienza accumulata da atleti e allenatori che hanno scelto di dedicarsi a pieno a questa disciplina l'allenamento calistenico trova ragione di essere praticato sia per coloro che lo scelgono come disciplina principale che come parte integrante dell'allenamento di altri sport.
Calisthenics e lavoro articolare
Sebbene ultimamente sempre più allenatori abbiano iniziato a elaborare piani di allenamento più equilibrati, la particolarità del calisthenics è che quasi tutti i movimenti che vengono eseguiti sono a carico della parte superiore del corpo. Molte skills, come la planche, sono eseguite a braccia tese, altre, come Hefesto, prevedono che si operi in condizioni articolari estreme. A tutto questo si aggiunge il lavoro dinamico che molto frequentemente vede un movimento eseguito velocemente terminare in una posizione a braccia tese o addirittura lasciando e ri-impugnando le sbarre.
Contestualizzando tutto questo con il fatto che le attrezzature per i calithenics sono realizzate per lo più in ferro o legno (il che le rende molto rigide) e che spesso l'allenamento è all’aperto, anche al freddo; è chiaro che un atleta calistenico deve supportare le articolazioni attraverso:
- un'adeguata pianificazione dell’allenamento, sia delle singole sedute che nel tempo;
- un’ottima nutrizione;
- un'integrazione appropriata.
Vediamo quindi come sopperire a questa necessità aiutandosi con integratori specificamente formulati.
Integratori alimentare per le articolazioni
Tra gli integratori specifici a supporto delle articolazioni troviamo - oltre agli integratori di collagene classici - dei blend certificati ricchi di elementi naturali studiati appositamente per sostenere al massimo il benessere articolare degli atleti calistenici:
ChondrActiv™ (Collagene idrolizzato di tipo 2 + Vitamina C + Zinco + Biotina)
Una miscela di collagene idrolizzato di tipo 2, il principale costituente dei tessuti cartilaginei dell’organismo, condroitinsolfato e acido ialuronico. Spesso la troviamo sul mercato arricchita con vitamina C, zinco, biotina. Questa formulazione garantisce la tutela sia dal punto di vista della nutrizione, atta al mantenimento dell’integrità del tessuto connettivo, che della lubrificazione dell’articolazione stessa. In un ambito prestazionale - in cui si mettono a dura prova le articolazioni eseguendo esercizi zavorrati con carichi che possono raggiungere anche l’80-100% del BW o esercizi come la trazione monobraccio con pesi addizionali - fornire i suddetti nutrienti può fare la differenza sul mantenimento della salute articolare nel lungo periodo.
Estratto di boswellia + Vitamina C + Collagene idrolizzato di tipo 2
L’estratto di boswellia possiede un' azione coadiuvante di tipo antinfiammatorio e analgesico e, se associato al collagene idrolizzato di tipo 2 e alla vitamina C, può essere di grande aiuto anche nei periodi successivi a un infortunio o nel recupero dopo i traumi. La spettacolarità delle skill tipiche del calisthenics e l’abilità degli atleti avanzati che le fanno sembrare di semplice esecuzione spinge molto spesso i neofiti a cercare d'imparare i movimenti in autonomia, sovraccaricando le strutture interessate in modo eccessivo e causando l’insorgenza di traumi. Nell’ambito di una collaborazione tra professionisti del settore che, a seguito dell’insorgenza di un trauma, si adoperano per consentire all'atleta di riprendere gli allenamenti, un integratore contenente questo mix di elementi può essere un validissimo alleato.
Glucosammina + MSM + Condroitinsolfato + Curcuma + Zenzero + Piperina
Questo blend straordinario si trova in commercio sotto forma d'integratore alimentare utilizzato soprattutto da atleti di arti marziali e MMA. Tuttavia, ha senso assumerlo anche se si praticano i calisthenics, dato che questa disciplina comprende una buona quantità di esercizi pliometrici eseguiti per la parte superiore del corpo. Non è raro vedere atleti di calisthenics cimentarsi in acrobazie che si compongono di una parte dinamica, anche eseguita in aria, seguita da atterraggi sulle mani a terra o sugli attrezzi. Questo causa la somministrazione di uno sforzo elevato sulle articolazioni, eseguito in un tempo brevissimo, disperdendo, attraverso il contatto con l’attrezzo, tutta o la gran parte dell’energia cinetica acquisita nel movimento. Questo rende i calisthenics molto simili agli impatti dati e ricevuti nell’ambito dell’allenamento delle arti marziali.
Conclusioni
Indubbiamente, abbiamo trattato solo alcuni degli aspetti che rendono, per un atleta che pratica i calisthenics, l’integrazione per le articolazioni fondamentale come strumento da affiancare a un programma di allenamento ben strutturato e a un'alimentazione equilibrata. Il calisthenics è ancora una disciplina in via di sviluppo, interpretata in modi diversi e passibile di cambiamenti, ma gli aspetti trattati sono rimasti pressoché immutati e possono sicuramente aiutare sia i neofiti che i più esperti.
Articolo scritto in collaborazione con il Dr. Tiziano Nardini, Tecnologo Alimentare