Questo regime alimentare, abbastanza recente (fine anni 2000), è stato ideato da John Meadows bodybulder professionista americano di Columbus, Ohio. Egli elaborò questo modello alimentare in seguito a seri problemi di salute dovuti alla tipica alimentazione da bodybuilder, che avrebbero potuto causargli la morte.
Per Meadows il punto cardine per una dieta corretta ed efficace sarebbe quello di puntare in primis alla salute generale dell'atleta (in questo caso) sia a livello fisiologico, per esempio attraverso un miglioramento dei livelli di colesterolo sia fisico come l'aspetto della pelle e la salute delle articolazioni.
Questa dieta non è la metodologia magica che permette la crescita esponenziale della massa magra, ha bensi un altra funzione la salute a lungo termine, infatti i possibili guadagni dal punto di vista della composizione corporea sono ottenuti indirettamente attraverso un funzionamento più efficace del nostro organismo.
Meadows sottolinea che esistono molti altri importanti aspetti come l'introito, le fonti e la rotazione dei carboidrati, il consumo di frutta e verdura, l'introduzione del cardio, le spezie e i condimenti ideali per favorire la funzione metabolica.
I concetti chiave della dieta Mountain dog
I concetti chiave della Mountain Dog diet sono:
1 - Alimenti biologici
Le migliori fonti alimentari derivano da animali che hanno seguito la loro dieta naturale senza additivi chimici di alcun tipo.
Meadows suggerisce infatti di mangiare carne, uova e latte deve proveniente da vacche nutrite con erba, in poche parole tutto biologico, poiche i cibi convenzionali sono spesso intrisi di ormoni o altre sostanze chimiche che non giovano alla salute dell individuo.
2 - Grassi saturi
Un corretto apporto di grassi, con un accento particolare sui grassi saturi.
I grassi saturi difatti hanno un ruolo fondamentale per il benessere del nostro organismo:
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i grassi saturi costituiscono il 50% delle membrane cellulari ergo, grazie ad essi gli scambi tra interno ed esterno della cellula si svolgono al meglio;
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permettono al corpo una migliore conservazione e utilizzazione degli omega 3;
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potenziano il sistema immunitario, burro e olio di cocco in particolar modo;
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I lipidi sono fondamentali per l'assorbimento delle vitamine liposolubili tra le quali la vitamina A, promuove il turnover proteico, e indirettamente la crescita muscolare.
Meadows suggerisce una quota calorica in percentuale di grassi sul totale che varia da 30 a 35 di questi almeno il 25% proveniente da grassi saturi, l'1.5-3% da polinsaturi/omega 3-6 e il restante 7-8.5% da monoinsaturi (in preparazione ad una gara se no si tiene una grammatura maggiore).
3 - Vitamine liposolubili
Le vitamine liposolubili e il loro ruolo nella funzione endocrina.
Le vitamine liposolubili sono A, D, E e K (vengono assimilate meglio se associate ai lipidi). Nelle diete perennemente a basso contenuto di grassi queste vitamine vengono assimilate in quantitativi scarsi, ok bassi grassi è sinonimo di basse calorie a sua volta perdita di tessuto adiposo, ma come detto in precedenza questo approccio vuole raggiungere un alto grado di salute e protrarlo nel tempo.
4 - Salute del fegato
Mantenere il proprio fegato sano.
Il fegato è un importante organo chiave per il nostro corpo, il suo compito è quello di ripulire l'organismo dalle tossine e dalle proteine metabolizzate (principalmente).
Essendo una delle sue funzioni l'ossidazione dei lipidi un suo malfunzionamento può determinare una riduzione della nostra capacità di bruciare grassi.
Il fegato ha molti altri compiti importanti, tra cui la conversione del glucosio, fruttosio e galattosio in glicogeno, la forma di carboidrati depositata nei muscoli e nello stesso fegato.
In ogni caso esso è un organo piuttosto resistente in grado di rigenerare alcune delle proprie cellule danneggiate in caso di necessità.
Meadows suggerisce alcuni integratori per aiutare e proteggere la funzione epatica, come il Liv 52, l'acido alfa-lipoico, e il cardo mariano da assumere a rotazione per portare a risultati ottimali.
5 - Ridurre i carboidrati
Un alto apporto di carboidrati innalza i livelli glicemici e conseguentemente intervine l'insulina per abbassarli e per immagazzinarli sotto forma di tessuto adiposo (tale meccanismo fa in modo che i grassi saturi assunti con la dieta aumentino i livelli ematici di colesterolo e di trigliceridi) come se non bastasse quando i livelli ematici si sono nuovamente abbassati, si percepisce la fame e l'istinto di consumare ancora carboidrati per ristabilire nuovamente la glicemia.
Le fonti di carboidrati raccomandate sono avena, patate dolci, riso integrale e frutta.
Assumere supplementi per gestire lo smaltimento del glucosio.
Meadows raccomanda l'assunzione dei cosiddetti "agenti di smaltimento del glucosio" (GDA, Glucose Disposal Agents), composti che aiutano l'assorbimento cellulare dei nutrienti incrementando l'efficienza dell'insulina, e conseguentemente normalizzando i livelli glicemici (avendo una glicemia più stabile avremo un più efficiente utilizzo del grasso corporeo come fonte energetica. Il più conosciuto e utilizzato dei GDA è probabilmente l'acido alfa-lipoico (ALA).
Meadows ne sostiene l'uso per tutto l'anno anche per il fatto che aiuta a rigenerare il tessuto epatico e facilita il riciclo degli antiossidanti nel nostro organismo.
Egli suggerisce l'integrazione anche di cromo, carente nelle diete comuni soprattutto se si fa uso di bevande dietetiche con aspartame, la cui assunzione sembra essere responsabile del suo smaltimento (Il cromo è anche un efficace GDA).
Meadows supporta anche l'assunzione di enzimi digestivi, prebiotici e probiotici nelle fasi di massa se si assume molto cibo, per ridurre la formazione di gas e gonfiore rendendo più efficiente la digestione.
Conclusioni
Come si può notare questo approccio non è la dieta per la massa perfetta o per il cutting definitivo ma semplicemente una dieta per raggiungere uno stato di salute ideale tale da poter facilitare tutti quei processi che a seconda della fase in cui ci troviamo ci possono permettere di raggiungere l'obiettivo da noi prefissato che sia aumentare la massa magra o ridurre l'adipe.