Latte si o latte no? Ci sono forti diatribe in generale sul fatto che consumo di latte vaccino sia un beneficio o meno per l’uomo.
Negli ultimi anni, anche sotto la spinta delle sempre più crescenti mode e scelte vegane o sulla base delle restrizioni alimentari di sorta, i latticini (derivati del latte) sono stati messi sotto accusa ed indicati come cause delle più disparate malattie o problematiche (comprese patologie severe come cancro e malattie neurodegenerative).
In questo articolo andremo dapprima a fare una panoramica generale sul latte, sui valori nutrizionali e sulla sua composizione, per poi capire se è il caso di eliminarlo dalla nostra alimentazione o, piuttosto, mantenerlo.
Latte e latticini
Il latte è un liquido altamente nutriente che si forma nelle ghiandole mammarie dei mammiferi per sostenere i loro neonati durante i primi mesi di vita. In questo caso specifico andremo a trattare il latte vaccino, di mucca. Un'enorme varietà di prodotti alimentari è prodotta con latte di mucca: formaggio, panna, burro e yogurt.
Questi alimenti sono indicati come latticini o prodotti lattiero-caseari e sono una parte importante della dieta moderna.
Le proteine del latte
Il latte è una ricca fonte di proteine: fornisce circa 1 grammo di questo nutriente in ogni 30ml.
Le proteine del latte possono essere divise in due gruppi in base alla loro solubilità in acqua:
- le proteine del latte insolubili sono chiamate caseina;
- le proteine solubili del latte sono note come proteine del siero di latte.
Entrambi i gruppi di proteine del latte sono considerati di ottima qualità, con un'alta percentuale di aminoacidi essenziali e una buona digeribilità.
Caseina
La caseina costituisce la maggioranza, o l'80%, delle proteine del latte. È davvero una famiglia di proteine diverse, con l'alfa-caseina che è la più abbondante. Una proprietà importante della caseina è la sua capacità di aumentare l'assorbimento di minerali, come calcio e fosforo ed abbassare la pressione del sangue [1] [2] [3].
Proteine del siero di latte
Il siero di latte è un'altra famiglia di proteine, che rappresenta il 20% del contenuto proteico del latte.
È particolarmente ricco di aminoacidi a catena ramificata (BCAA), come leucina, isoleucina e valina.
Le proteine del siero di latte sono state associate a molti effetti benefici sulla salute, come la diminuzione della pressione sanguigna e il miglioramento dell'umore durante i periodi di stress. Esse sono inoltre eccellenti per la crescita e il mantenimento dei muscoli, per via del loro pool amminoacidico completo sono utilizzate nello sport come integratore alimentare.
I grassi del latte
Il latte intero appena munto contiene circa il 4% di grassi.
In molti paesi, la commercializzazione del latte si basa principalmente sul contenuto di grassi. Negli Stati Uniti, per esempio, il latte intero contiene il 3,25% di grassi, il latte scremato il 2% e il latte magro l'1%. Il grasso del latte è uno dei più complessi di tutti i grassi naturali, contiene circa 400 diversi tipi di acidi grassi.
- il latte intero è molto ricco di grassi saturi, che costituiscono circa il 70% del suo contenuto di acidi grassi;
- i grassi polinsaturi sono presenti in quantità minime, costituendo circa il 2,3% del contenuto totale di grassi;
- i grassi monoinsaturi costituiscono il resto, circa il 28% del contenuto totale di grassi;
- inoltre, i grassi trans si trovano naturalmente nei latticini.
A differenza dei grassi trans negli alimenti trasformati, i grassi trans dei latticini, chiamati anche grassi trans dei ruminanti, sono considerati benefici per la salute.
Il latte contiene piccole quantità di grassi trans, come l'acido vaccenico e l'acido linoleico coniugato (CLA) cui abbiamo dedicato un altro articolo.
Carboidrati del latte
I carboidrati nel latte sono principalmente sotto forma di zucchero semplice lattosio, che costituisce circa il 5% del latte.
Alcune persone non hanno l'enzima necessario per abbattere il lattosio. Questa condizione è chiamata intolleranza al lattosio, questo è uno dei casi in cui, ovviamente, il latte e i latticini non dovrebbero essere inseriti nel piano alimentare.
Micronutrienti
Il latte contiene tutte le vitamine e i minerali necessari per sostenere la crescita e lo sviluppo di un giovane vitello durante i suoi primi mesi di vita. Fornisce inoltre quasi ogni singolo nutriente necessario all'uomo, rendendolo uno degli alimenti più nutrienti disponibili.
Le seguenti vitamine e minerali si trovano in quantità particolarmente elevate nel latte:
- Vitamina B12. Gli alimenti di origine animale sono le uniche fonti ricche di questa vitamina essenziale. Il latte è molto ricco di vitamina B12.
- Calcio. Il latte non è solo una delle migliori fonti alimentari di calcio, ma anche il calcio presente nel latte è facilmente assorbito.
- Riboflavina. I latticini sono la principale fonte di riboflavina, nota anche come vitamina B2, nella dieta occidentale.
- Fosforo. I latticini sono una buona fonte di fosforo, un minerale che svolge un ruolo essenziale in molti processi biologici.
In molte varietà di latte commercializzate vengono aggiunte vitamine come, nella maggioranza dei casi, la vitamina D.
Conclusioni
Ci sono diverse argomentazioni per cui l’utilizzo del latte potrebbe esser sconsigliato. Sono relativamente poche le culture dell’uomo che utilizzano il latte in età adulta. In effetti in diversi ambiti, estranei ai moderni processi di globalizzazione, il latte viene considerato un alimento da consumarsi solo in tenera età.
Non è un caso quindi che l’uomo adulto non sia perfettamente equipaggiato (se così vogliamo dire) per digerire al meglio quest’alimento. Abbiamo parlato prima di lattosio, ecco normalmente la lattasi, l’enzima destinato all’assorbimento e metabolizzazione del lattosio, viene prodotto solo nei primi anni di vita. Il nostro organismo si adatta a produrlo nel momento in cui continuiamo a consumare il latte con regolarità. Nel momento in cui, però, smettiamo di consumarlo, quest’enzima non viene più prodotto e si diventa intolleranti al lattosio, ossia non riusciamo a digerirlo, finisce nell’intestino e, essendo osmoticamente attivo, richiama acqua causando problematiche di evacuazione intestinale.
Ci sono poi problematiche riguardo all’allergia alle proteine del latte, molto comune in quanto lo stesso contiene molti allergeni.
Il problema principale riguarda però un presunto effetto pro-infiammatorio del latte che sembrerebbe portare, effettivamente, ad una degenerazione di stati clinici di diabete melito, tumori e patologie metaboliche. Tali proteine, andrebbero ad incentivare una situazione di infiammazione subclinica in grado di peggiorare lo stress ossidativo ed amplificare la risposta patologica dell’organismo. Non ci sono ancora chiarimenti in letteratura ma osservazioni epidemiologiche sembrerebbero suggerire tali conclusioni.
Per queste ragioni il consumo del latte, senza allarmismi, andrebbe moderato. Il nostro suggerimento è quello di renderlo regolare, per evitare la perdita della capacità di metabolizzazione e digestione dello stesso, ma preferire piccole quantità di latticini, preferibilmente stagionati, che hanno un impatto più gentile sul sistema gastrointestinale. Limitiamole quindi alle occasioni speciali e non abusiamo di questa fonte!
Riferimenti:
[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23958008/
[2] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20373185/
[3] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4303860/