Le alghe: un alimento estremamente benefico e tremendamente sottovalutato nell’alimentazione occidentale.
E’ vero, le alghe possono talvolta essere fastidiose per i nostri bagni al mare, tuttavia, dal punto di vista nutrizionale esse rappresentano un patrimonio che il mare ci dona: ricche di iodio, potassio (che va a bilanciare il sodio) e selenio, le alghe contribuiscono al mantenimento della funzionalità della tiroide.
Sono poi ricchissime di fitocomposti nutritivi da proprietà più varie (in base anche alla specie).
In questo articolo faremo un focus sulla spirulina, un’alga dalle diverse proprietà nutrizionali. Ne vedremo i benefici, i composti e cercheremo di capire come inserirla nel nostro piano alimentare.
Cos’è la spirulina
La spirulina è normalmente venduta come integratore secco, in polvere, ricavato dall’essiccata alga spirulina. Essa ne mantiene tutte le proprietà (il processo di essiccazione in questo è estremamente benefico e sicuro): contiene per lo più proteine (fino al 60%) dall’ottimo profilo amminoacidico. Un filo più povere di metionina e lisina, rispetto alle altre fonti animali come carni, uova e latticini, ma sempre un ottimo profilo. Contiene poi ALA, acidi grassi della catena omega 3 e 6 (anche se il contenuto lipidico è modesto) ed è ricchissima di vitamine e minerali, viene spesso usata come fonte di vitamina B12 per persone che seguono diete vegane.
Benefici della spirulina
Come detto, i benefici della Spirulina sono diversi. Essa permette in primis di ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, che sappiamo essere una situazione di rischio, quando in eccesso, per la nostra salute cardiovascolare.
Sempre sul profilo lipidico ematico interviene riducendo il colesterolo totale ma aumentando quello “buono”, l’HDL. Va quindi a diminuire notevolmente il colesterolo LDL.
Rimaniamo sempre nel frangente “salute cardiovascolare” e vediamo che la spirulina permette una riduzione della pressione ematica. Questo è particolarmente importante per soggetti che soffrono di pressione alta.
Assistiamo poi ad una diminuzione della glicemia, dunque, un miglior controllo dei glucidi nel sangue e, probabilmente, un miglioramento della sensibilità insulinica, altro fattore di rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche.
Ha dimostrato inoltre di migliorare la sintomatologia di situazioni allergiche andando a ridurre la risposta negativa del nostro corpo a specifici elementi. Questo, nello specifico, quando la reazione allergica è identificata in una congestione nasale. Ulteriori analisi in letteratura sono auspicabili ma il composto sembra esser molto promettente da questo punto di vista.
Abbiamo una diminuzione della perossidazione lipidica, dei processi infiammatori e dello stress ossidativo. La spirulina in questo si comporta come un’antiossidante perfetto ed estremamente interessante.
Per concludere, ma qui la letteratura non è concorde e le evidenze sono veramente poche, sembra migliorare i parametri epatici (transaminasi, bilirubina) ed intervenire su problematiche quali fegato grasso e lesioni epatiche lievi, non ancora patologiche.
Come assumerla
La spirulina è quindi un supplemento di straordinaria importanza, ma come possiamo assumerla?
Normalmente, viene commercializzato come integratore e la sua assunzione va da 1 gr a 8 gr in base allo scopo. Il nostro consiglio è quello di iniziare con una dose minima di 1 gr, passare poi a 2 gr ed iniziare quindi ad aumentare le dosi giornaliere fino a 3-4.
Conclusioni
La spirulina è sicuramente un’alga interessante ma non è l’unica ad avere proprietà benefiche. Molte altre alghe possono essere assunte anche nella nostra alimentazione per arricchire i nostri pasti e la nostra dieta.
Nei prossimi due articoli andremo ad analizzare nello specifico altre due famiglie. Non vi anticipo nulla se non che sarà estremamente interessante!
