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L'agmatina: scopriamola insieme
L'agmatina: scopriamola insieme

L'agmatina: scopriamola insieme

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Data: 10 April 2017

L'agmatina è un’amina biogena (un composto azotato prodotto per decarbossilazione microbica di un amminoacido, in questo caso l’arginina) scoperta nel 1910 dal tedesco Albrecht Kossel.
È inoltre sintetizzata dai neuroni del sistema nervoso centrale (encefalo) e immagazzinata in vescicole sinaptiche, da queste viene poi rilasciata per depolarizzazione e successivamente inattivata dall'enzima agmatinasi.
Nell’encefalo, l'agmatina pare fungere da neuromodulatore/neurotrasmettitore legandosi a differenti recettori (in alcuni studi ha dimostrato di possedere effetti neuroprotettivi).

L'agmatina
Struttura chimica dell'agmatina

 

Come si ricava l’agmatina?

L'agmatina si ottiene per decarbossilazione dell'arginina grazie all’enzima arginina-decarbossilasi per fungere sucessivamente da intermedio delle poliammine (fattori di crescita cellulare).
Questa stessa reazione viene effettuata dalla flora batterica intestinale sui residui alimentari contenenti arginina, l’agmantina cosi ottenuta viene a sua volta convertita in putrescina la quale concorre a conferire alle feci il caratteristico odore.

Sotto che forma si trova in commercio?

Viene solitamente commercializzata sotto forma di integratore in ambiente sportivo, soprattutto in complessi contenenti anche arginina con lo scopo di per aumentare la produzione di ossido nitrico e preservare il livello prestazionale.
Questo mantenimento avviene per il fatto che l'ossido nitrico viene utilizzato per smaltire l'ammoniaca (NH3) prodotta durante l'attività fisica intensa e prolungata ed il suo accumulo nel tessuto muscolare è un fattore determinante fatica muscolare.

Quali sono le sue funzioni?

  • Funge da neurotrasmettitore.
  • Aumenta in maniera indiretta la produzione di ossido nitrico una sua supplementazione sembrerebbe difatti bloccare la trasformazione endogena dell'arginina in agmatina, aumentando quindi la disponibilità di arginina e di conseguenza il suo effetto sulla produzione di ossido nitrico nell'organismo.

  • Partecipa alla sintesi di poliammine.
  • Funzione antagonista nei confronti dei recettori post-sinaptici per l'NMDA (cui agonista fisiologico è l'acido glutammico) stimolando questi recettori viene incrementato l'ingresso di sodio e soprattutto di calcio all'interno dei neuroni processo che conduce ad:
    • attivazione della nitrossido-sintetasi attivazione di una protein-chinasi C regola il blocco di Mg;
    • attivazione dell'ornitina-decarbossilasi promuove la sintesi di poliammine potenziando l'influsso di calcio (Ca);
    • attivazione della fosfolipasi A2 determina un incremento del rilascio presinaptico e un’inibizione della captazione dell'acido glutammico, un neurotrasmettitore precursore del GABA (acido γ-amminobutirrico) che riveste ruolo di regolatore sull'eccitabilità neuronale e risulta coinvolto nel mantenimento del tono muscolare;
  • Lega i recettori α2-adrenergici la cui attivazione determina una diminuzione della produzione di noradrenalina e della secrezione di insulina a livello pancreatico.

  • Favorisce la liberazione di ormoni peptidici: GH e LH.
  • Conduce a vasodilatazione ed aumenta la velocità di filtrazione glomerulare.

Conclusioni:

L'agmatina è un amona ancora poco studiata, attualmente non sono conosciuti effetti collaterali legati alla sua assunzione, ma essendo un derivato dell’arginina sono possibili (comunque per ora non riscontrati) riscontri allergenici.
Una piccola postilla è quella di assumerla non in concomitanza di parti proteici poiché viene assimilata grazie agli stessi trasportatori dell'arginina.




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