Molti usano da anni l'aceto di mele per le sue proprietà di supporto alla digestione e al reflusso grazie all’acido acetico, acido malico e alle sue proprietà antibiotiche. L'utilizzo dell'aceto di mele risale a tempi antichi, si dice che già Ippocrate, precursore dell’arte medica, ne facesse uso e lo consigliasse ai suoi pazienti per numerosi disturbi!
Nulla di “miracoloso” ma...fa la sua parte a sostegno della salute in vari aspetti. Prodotto a partire dal sidro o dal mosto, l’aceto di mele è un potente depurativo, alcalinizzante che contesta l’acidità e pare esplicare un’azione stimolante sul metabolismo dei grassi. Quel che apprezzo di più è che favorisce la digestione, nutre la flora batterica, riattiva la peristalsi (grazie alla pectina) e contrasta pure il colesterolo alto.
Antisettico e detox per fegato e reni, se usato regolarmente favorisce il riequilibrio del pH intestinale e delle vie urinarie e riduce il rischio di contrarre infezioni. Ha anche una azione rimineralizzante, come pool di sali minerali: potassio e fosforo, calcio, ferro e magnesio, rame. L’aceto di mele è ricco di acidi acetici, i quali rallentano la digestione dei carboidrati semplici, portando ad una regolazione dei livelli degli zuccheri nel sangue, passando da brevi picchi a delle morbide curve, anche in una dieta con tanti carboidrati. Gli effetti antiglicemici infatti sono stati provati in molti studi nei quali si è concluso che “l’aceto può migliorare significativamente l’insulina post prandiale e la sensibilità in soggetti resistenti all’insulina.
Il migliore aceto di mele è quello non filtrato e non pastorizzato e preparato con mele biologiche. È più “torbido”, grezzo, senza la pastorizzazione, i batteri dell’aceto si mantengono vivi e possono così agire favorevolmente sulla microflora batterica, eliminando le tossine e prevenendo la disbiosi.