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Proteine del salmone | La nuova generazione delle proteine idrolizzate
Proteine del salmone La nuova generazione delle proteine idrolizzate

Proteine del salmone
La nuova generazione delle proteine idrolizzate

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Data: 23 August 2019

In questo articolo andremo a vedere in dettaglio perchè le proteine idrolizzate di salmone sono una delle novità più importanti del panorama degli integratori proteici.

Il corpo dopo l’allenamento

Il fisico di un atleta, una volta terminato lo “stato di emergenza” che raggiunge il picco durante la fase più intensa dell’allenamento, ha come priorità assoluta la necessità di recuperare le energie.

 

Nel momento post-workout, però, l'organismo si trova, in uno stato di fortissima attivazione neurale di carattere "nervoso-simpatico". Se a questo stato di eccitazione si aggiunge lo stato infiammatorio dovuto alla forte disgregazione muscolare avvenuta durante l’allenamento, è comprensibile che il corpo non sia immediatamente pronto a impegnarsi nella digestione.

 

Il fisico ha però adesso un estremo bisogno di ricevere le giuste quantità di sostanze nutritive ed elettroliti. Per prepararlo nel migliore dei modi a nutrirsi, è consigliabile (anche in termini di assorbimento) mettere prima di tutto il sistema nervoso in una condizione di calma, abbassando così anche la concentrazione del cortisolo, il temuto ormone dello stress.

L’innovazione delle proteine idrolizzate di salmone

Una delle carte vincenti che rende veramente straordinario l'idrolizzato proteico di salmone sta nel suo particolare profilo amminoacidico altamente biodisponibile per l’organismo umano.

 

Le sue straordinarie qualità in termini di rapidità e “completezza” di assorbimento - bypassando con una rapidità e facilità estrema il tratto gastrico rendendosi la miscela di peptidi a più alto valore di ritenzione d’azoto in assoluto – lo rendono un supporto concreto per prevenire e contrastare il catabolismo muscolare e rifornire il corpo con la più alta concentrazione di substrati per l’accumulo di massa magra e per la riparazione del danno muscolare indotto dall’esercizio. Uno degli elementi caratteristici di queste proteine è un elevatissimo contenuto dell’amminoacido glicina.

 

È bene ricordare che la glicina, spesso sottovalutata, sta iniziando di recente a raccogliere i suoi meriti nella comunità scientifica per via delle sue varie funzioni all’interno dell’organismo umano, dal momento che è il costituente principale del collagene e dell’elastina. Ma le proprietà della glicina non si fermano qui!

Glicina: a cosa serve

glicina

 

Formula chimica della glicina

 

 

Perché questo amminoacido non essenziale è l’ideale nel post-workout? Essendo un amminoacido neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale, un apporto maggiorato di glicina favorisce una più rapida transizione dallo stato attivo del sistema nervoso simpatico “adrenalinico”, che favorisce l’impennata del cortisolo, a quello di uno stato nervoso "parasimpatico", che invece favorisce lo stato calma e di recupero globale (così come la digestione e/o l'assorbimento). Interessanti evidenze scientifiche confermano la glicina come un ottimo induttore del sonno, se assunta in determinati dosaggi prima di dormire.

Il ruolo dell’idrolizzato proteico del salmone

Lo stato infiammatorio dovuto alla prolungata attivazione del sistema nervoso simpatico post allenamento può facilmente diventare deleterio in termini di salute sia metabolica che muscolare se prolungato nel tempo, oltre che causare la deplezione dei neurotrasmettitori e la desensibilizzazione dei recettori dell’adrenalina.

Una curiosità: per via della straordinaria miscela di peptidi biottivi ProGo® e dell'alta ritenzione d'azoto che ne risulta, l'idrolizzato proteico di salmone ha addirittura destato l'interesse la ricerca in ambito spaziale sugli astronauti sottoposti a severo stato di catabolismo e alterazioni fisiologiche!

L'idrolizzato proteico di salmone contiene ben 15.6 gr/100 dell’amminoacido glicina. Inoltre, oltre ad essere predigerito a livello enzimatico naturalmente, è dimostrato avere la più alta capacità di ritenzione d'azoto di qualsiasi altra forma proteica rispetto alle ben più note proteine del siero del latte (+49%) e persino rispetto al loro idrolizzato stesso (+20%). A questo proposito, non dimentichiamo che la Glicina assunta dopo l’allenamento, interviene anche come ulteriore segnalatore del mTor nella sintesi di nuove proteine. Un vero super-food!

 

 

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