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Invecchiamento cellulare: come rallentarlo
Invecchiamento cellulare: come rallentarlo

Invecchiamento cellulare: come rallentarlo

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Data: 21 December 2016

L'invecchiamento non è una malattia bensì un processo naturale, un fenomeno al quale andremo incontro tutti e che, si pera, sapremo gestire in modo positivo. Idealmente la vecchiaia porta con sè numerosi aspetti positivi: la saggezza, il piacere di veder crescere i propri figli, nipoti e bisnipoti, ma anche avere tempo per aiutare gli altri e godere appieno dell'esistenza.

Per molte persone, tuttavia, la vecchiaia è sinonimo di malattia e disabilità. Questo è un fatto di cui rammaricarsi, perchè la maggior parte delle patologie che associamo alla vecchiaia - artrite ed altre sindromi dolorose, malattie cardiache, diabete, cancro, problemi digestivi, debolezza, depressione, disfunzioni sessuali e affaticamento - non sono una parte inevitabile dell'invecchiamento. Tali «disturbi d'età» sono prevalentemente causati da fattori legati allo stile di vita, come l'alimentazione, l'esposizione a sostanze tossiche ambientali, la mancanza di esercizio fisico e lo stress, a cui si aggiungono predisposizioni di carattere genetico. Se si è giovani o si rientra nella fascia di mezz'età, è possibile prevenire molti problemi modificando subito le abitudini, mentre se si è anziani e si sta già andando incontro a problemi di salute, non è mai troppo tardi per portare equilibrio ed armonia nelle funzioni dell'organismo.

L'invecchiamento fisiologico si verifica quando le vecchie cellule iniziano a morire più rapidamente di quanto non vengano generate quelle nuove. I tessuti corporei possono attingere a minori riserve di cellule e quindi iniziano a degenerare dando luogo a disfunzioni. Tale processo si verifica in ognuno di noi, ed è semplicemente una fase naturale dell'esistenza. È come se le cellule del corpo umano fossero state «programmate» per avere una durata massima, ma la soluzione sta nel prevenire l'invecchiamento precoce, condizione per cui l'individuo invecchia più rapidamente di quanto «programmato» dai propri geni. Inoltre, molte persone converranno che la qualità della vita ha di gran lunga la precedenza sulla sua durata.

Negli ultimi anni siamo giunti a comprendere meglio la natura di quelle molecole o atomi estremamente reattivi detti radicali liberi. In molti casi, i radicali liberi cooperano con l'organismo distruggendo gli elementi estranei, producendo energia e contribuendo a trasportare l'ossigeno nel torrente ematico. Tuttavia, qualora presenti in numero preponderante, i radicali liberi attaccano le cellule sane, a volte distruggendole o alterandone il DNA. Se le cellule muoiono prematuramente o vengono danneggiate, il normale processo di invecchiamento risulta accellerato e l'organismo diviene maggiormente vulnerabile a gravi patologie quali il cancro, l'arteriosclerosi e numerose altre malattie degenerative.

Limitare il numero di radicali liberi presenti nell'organismo a un livello considerato salutare sta diventando sempre più difficile. Molti aspetti della vita moderna, tra cui un'alimentazione poco salutare e l'esposizione all'inquinamento, il fumo da tabacco, le contaminazioni ambientali e perfino le radiazioni solari, favoriscono un aumento dei radicali liberi che non ha precedenti nelle generazioni passate. Fortunatamente, la natura ci ha fornito gli strumenti per neutralizzare i radicali liberi presenti nell'organismo. Esistono sostanze, dette antiossidanti, in grado di svolgere questa funzione che sono presenti in molti frutti, ortaggi e in alcune erbe. È quindi una dieta sana con integratori alimentari contenenti antiossidanti e con uno stile di vita equilibrato.

Anche le carenze alimentari e nutrizionali figurano tra le cause di numerosi disturbi legati all'età. Grazie a studi condotti su cavie di laboratorio, è stato provato che una dieta a basso contenuto calorico consente di prolungare la vita dei soggetti, e ultimamente la ricerca sta dimostrando che ciò è vero anche per gli essere umani. Inoltre, un regime alimentare ricco di grassi e zuccheri è carente di numerose sostanze nutritive, di fibre e di antiossidanti; una dieta povera di tali elementi favorisce l'insorgere di disturbi intestinali, che possono inibire la capacità dell'organismo di assorbire vitamine e minerali importanti. A volte, però, una buona alimentazione non è sufficiente a mantenere sotto controllo tali carenze. Una conseguenza dell'invecchiamento, sia esso fisiologico o precoce, è che in molti casi la persona soffre semplicemente di una ridotta capacità di assorbimento delle sostanze nutritive nonostante si alimenti correttamente. Pertanto, chi ha raggiunto la vecchiaia dovrà raddoppiare gli sforzi per garantire un apporto adeguato di sostanze nutritive.

L'invecchiamento viene accelerato dalla mancanza di esercizio. Chi non fa movimento regolarmente aumenta il rischio di sviluppare disturbi praticamente di ogni tipo, incluse le patologie cardiache, diabete, artrite e osteoporosi.

L'equilibrio ormonale è un fattore chiave per invecchiare in modo sano. Tale affermazione è valida in particolare per gli ormoni dello stress, quali il cortisolo e il deidroepiandrosterone (DHEA). Una carenza o un eccesso di tali ormoni (e particolarmente il primo) accelera l'invecchiamento e l'indebolimento del sistema immunitario. In realtà, tutti gli ormoni sono importanti per invecchiare in modo sano. I livelli di ormoni tiroidei, estrogeni, progesterone e testosterone, ma anche degli ormoni della crescita, devono essere mantenuti in equilibrio per rallentare il processo di invecchiamento. Alcuni ricercatori ritengono che gli ormoni della crescita potrebbero svolgere un ruolo determinante nel rallentamento dell'«orologio biologico».

È essenziale che rimanga entro valori normali anche il tasso di zucchero nel sangue. Livelli elevati di glicemia conducono a un processo noto come glicosilazione, che contribuisce a deprimere il sistema immunitario e accelera l'invecchiamento. Una possibile conseguenza di tale processo è il diabete.

Infine, sembra che uno dei fattori dell'invecchiamento sia da ricercare negli effetti dello stress. Chi attraversa periodi prolungati caratterizzati da forte stress ha maggior probabilità di essere colpito da patologie croniche. Una delle maggiori cause di stress è la solitudine, e questo si è rilevato un grave problema per quanto riguarda gli anziani che sono privi di compagnia e di stimoli. Molte persone in età avanzata chiudono le porte agli impegni sociali, alle attività intellettuali, allo sport e al movimento in genere. La rinuncia a queste attività essenziali è stata messa in relazione con una durata della vita inferiore e maggior rischio di sviluppare patologie. È compiti di ognuno di noi, indipendentemente dall'età creare un tipo di famigli o di comunità in cui gli anziani siano membri benvoluti e attivi.

Sintomi

  • Disturbi frequenti o patologie croniche
  • Stati dolorosi e rigidità
  • Perdita o deterioramento della memoria
  • Problemi digestivi
  • Perdita di peso
  • Calo della libido
  • Perdita di tono muscolare e cutaneo
  • Debolezza

Cause prime

  • Danni provocati da radicali liberi
  • Dieta povera e carenze nutrizionali
  • Fattori genetici
  • Tossine ambientali
  • Funzione digerente e di disintossicazione carenti
  • Mancanza di esercizio
  • Squilibri ormonali
  • Glicemia elevata
  • Stress e isolamento

Trattamento

Dieta

Alimenti consigliati

Le persone anziane hanno spesso difficoltà ad assorbire le sostanze nutritive. Se l'efficienza degli enzimi digestivi non è ottimale, possono verificarsi insufficienze, soprattutto per quanto riguarda le vitamine del gruppo B. Allo scopo di compensare, si consiglia di consumare in abbondanza cereali integrali e ortaggi a foglia verde, includendo nel pasto lievito di birra e germe di grano.

Occorre ricordarsi di assumere fibra in quantità sufficiente. I cereali integrali, quali avena e semi di lino, e gli ortaggi non cotti sono in grado di prevenire la stitichezza e ridurre le tossine presenti nell'apparato digerente.

Lo yogurt ed altri prodotti acidi fermentati, quali crauti e kefir, favoriscono lo sviluppo dei batteri benefici nell'apparato digerente che costituiscono una difesa contro raffreddori ed altre infezioni.

La frutta e gli ortaggi con spiccata colorazione contengono grandi quantità di antiossidanti, come i caratenoidi. Si tratta di sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi ma anche di scoraggiare l'accumulo di placche ateromatose sulle pareti arteriose; pertanto, è importante consumarne in abbondanza ad ogni pasto. La parola d'ordine potrebbe essere: «Mangiare a colori».

Poichè la combinazione di selenio e vitamina E contribuisce a prevenire numerosi disturbi, per ridurre i rischi di insorgenza di cancro, patologie cardiache ed artrite si consiglia di mangiare semi, frutta secca e oli vegetali in quantità.

Ricordarsi sempre di includere nella dieta una quantità sufficiente di proteine nobili. I fagioli, la soia e i suoi derivati, il pesce, la carne magra di pollo e di tacchino costituiscono buone fonti di energia.

La vitamina C contribuisce a combattere i danni provocati dai radicali liberi, riduce il rischio di cancro e rinforza il sistema immunitario. Ottime fonti di vitamina C sono gli agrumi, gli ortaggi a foglia verde, i peperoni rossi, le fragole, i pomodori, gli asparagi e l'avocado.

Anche l'aglio e la cipolla hanno proprietà antiossidanti e migliorano la circolazione, quindi si può approfittarne liberamente.

Si consiglia di bere un bicchiere d'acqua pura ogni due ore, indipendentemente da quanta sete si ha al momento. La disidratazione può dare luogo a disfunzioni renali, malassorbimento dei principi nutritivi, stitichezza cronica, aumento di peso, ipercolesterolemia, affaticamento e cefalea. Inoltre può provocare disorientamento e perdita della memoria. È sorprendente come molte persone che si pensano afflitte da senilità siano solo gravemente disidratate.

La buccia dell'uva nera contribuisce a ridurre le placce presenti sulle pareti arteriose e possiede anche proprietà antiossidanti. Si consiglia di bere succo di uva nera o, occasionalmente, un bicchiere di vino rosso.

 

Alimenti da evitare

Ridurre l'apporto complessivo di calorie mantenendo al contempo una dieta ricca e variata. Con l'invecchiamento, il metabolismo rallenta e occorrono minori quantità di calorie per sostenere l'attività dekk'organismo. Inoltre, alcuni studi condotti su cavie di laboratorio hanno evidenziato che una dieta a basso contenuto calorico consente di prolungare la vita dei soggetti. È possibile ridurre l'apporto di calorie eliminando gli alimenti poco salutari (il «cibo spazzatura») e quelli trattati industrialmente, l'alcol, lo zucchero e la farina bianca, senza però esimersi dal consumare cibi ad altro valore nutritivo che contribuiscono allo stato di salute generale.

A tali suggerimenti si aggiunga l'indicazione di evitare le carni rosse, gli alimenti preconfezionati in genere e i cibi preparati con additivi e conservanti, in quanto contengono tutti alte percentuali di radicali liberi; inoltre, tendono a ostacolare il transito degli alimenti nell'apparato digerente, inibendone il corretto funzionamento.

Chi ha difficoltà ad addormentarsi deve astenersi dal consumare alcol, caffè e zuccheri semplici alla sera, poichè tali sostanze hanno effetto eccitante. In alternativa, si assumano carboidrati complessi che favoriscono il rilassamento e un salutare riposo notturno.

Disintossicazione

Mantenere in efficienza l'apparato digerente è essenziale, soprattutto se nell'arco della vita si sono ingeriti e respirati grandi quantitativi di tossine. A questo proposito sono particolarmente indicati i succhi freschi e gli integratori alimentari verdi, quali la clorella e la spirulina. Per quanto riguarda gli integratori, ottimi ausili alla disintossicazione sono il cardo mariano (Silybum marianum) e molti degli antiossidanti.

Sette prescrizioni fondamentali - Anti-invecchiamento

Integratori alimentari verdi

Assumere quotidianamente un integratore alimentare verde come la clorella, la spirulina o un preparato composito. Attenersi alle dosi riportate sulla confezione.

Tè verde

Il tè verde è un'ottima fonte di antiossidanti e di sostanze che coadiuvano la disintossicazione. Bere regolarmente tè verde da coltivazioni biologiche (due o più tazze al giorno) o assumere 500-1.500 mg di preparato in capsule.

Complesso multivitaminico ad elevata efficacia

Assumere ogni giorno un preparato multivitaminico ad elevata efficacia, che fornisce un eccellente sostrato di antiossidanti ed altri principi nutritivi che proteggono contro l'invecchiamento.

Acidi grassi essenziali

Assumere 1 o 2 cucchiai di olio di semi di lino o 3 g di olio di pesce ogni giorno, oppure un preparato contenente una combinazione di acidi grassi Omega-3, 6 e 9. Gli acidi grassi sono necessari per mantenere in efficienza le funzioni cellulari, compresa la replicazione, e molte altre funzioni organiche.

Aglio (Allium sativum)

Assumere quotidianamente da 1 a 2 capsule di un prodotto a base di aglio invecchiato. L'aglio apporta beneficio al sistema immunitario e a quello cardiovascolare; inolre favorisce la disintossicazione e possiede proprietà antiossidanti.

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus)

Assumere da 600 a 900 mg di preparato standardizzato al giorno. Come molti altri tipi di ginseng, l'eleuterococco sostiene la capacità dell'organismo di adattarsi agli sforzi fisici e mentali.

Ginkgo biloba

Assumere due volte al giorno da 60 a 120 mg di prodotto standardizzato titolato al 24% in glicosidi flavonici e al 6% in lattoni di terpene. Questo diffuso prodotto erboristico favorisce la circolazione, vanta potenti proprietà antiossidanti, migliora la memoria e riduce la tendenza alla formazione di trombi.

 

 

Riferimenti bibliografici

Fulder, S. et al., "A double blind clinical trial of Panax ginseng in aged subjects", intervento presentato al Fourth International Ginseng Sympsium, Daejon Korea, 1984




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