Il casco è uno degli strumenti piu' importanti per la protezione individuale, fondamentale durante lo svolgimento di sport di vario genere, ed è ormai obbligatorio in tutte le attività che prevedono rischi di cadute e incidenti (ciclismo, motociclismo, automobilismo, attivita' aeronautiche, ma anche per attività lavorative varie in condizioni pericolose).
Per gli sport di montagna come l'alpinismo, l'arrampicata, la speleologia (ed anche lo sci) esistono vari modelli con varie soluzioni tecniche. La funzione fondamentale del casco è comunque sempre la stessa, cioè proteggere la parte più importante del corpo umano: la testa.
Come funziona un casco da alpinismo
Un casco deve proteggere la nostra testa da possibili (e imprevedibili) cadute e/o impatti contro corpi contundenti, oggetti o anche contro altre persone.. In alpinismo in particolare deve proteggerci da eventuali cadute di sassi, ma anche proteggerci da possibili colpi e graffi contro le pareti rocciose (o altro) durante le scalate ed anche proteggere il più possibile da gravi traumi se cadiamo (in parete o anche solo sul sentiero) e picchiamo la testa. Il casco non deve solo proteggerci da eventuali ferite, tagli o abrasioni, ma deve anche e soprattutto minimizzare l'energia di impatto che caratterizza uno scontro tra corpi o oggetti in movimento. Per quest'ultima funzionalità i caschi moderni sono realizzati con particolari caratteristiche che mirano a far assorbire al casco l'energia di impatto, trasferendo alla nostra testa meno energia possibile. La ricerca tecnologica ha portato allo sviluppo di particolari materiali che ottimizzano l'assorbimento di energia da impatto; oggi il materiale più utilizzato nella costruzione dei caschi da alpinismo è (praticamente per tutti i modelli di casco) il POLISTIRENE ESPANSO, ovvero polistirolo ad alta densità, indicato con la sigla EPS, il quale risulta essere il miglior elemento che garantisca assorbimento/isolamento e contemporaneamente anche ottima leggerezza. Il polistirene è costruito con celle aperte che hanno la proprietà di chiudersi nel momento in cui avviene un impatto, assorbendo tramite questa azione l’energia sprigionata. Le cellule del polistirene si chiudono in risposta ad un forte colpo/contatto con corpi esterni, assorbendo l’energia prima che la stessa vada a scaricarsi sulla testa. In presenza di un impatto molto violento, questo può arrivare a causare la rottura stessa del polistirene. La rottura è il tipico risultato di un colpo talmente violento che fa chiudere completamente le celle, in maniera veloce e rigida. Anche in questi casi, il casco compie il proprio compito assorbendo l’energia tramite la chiusura delle celle fino all’ultimo istante prima dell’inizio del processo di rottura. La cosa più importante è che tutto questo accada prima che l’oggetto colpisca la testa. Chiaramente, in seguito ad un forte impatto con seguente rottura, il casco non è più utilizzabile e va cambiato (è impossibile eseguire riparazioni dello strato in EPS dopo la rottura delle celle).
I caschi da alpinismo sono oggi realizzati in due modalità costruttive fondamentali:
- caschi detti A INIEZIONE, detti anche 'ibridi' : caschi con interno in polistirene e guscio esterno in materiale plastico duro (di solito: ABS); la parte in polistirene è limitata alla zona superiore della calotta interna. Il casco è realizzato con la tecnica industriale dello stampaggio a iniezione.
- caschi detti IN MOULDING (o 'co-stampati', o semplicemente 'caschi in polistirolo'): caschi con interno in polistirene e rivestimento esterno in materiale leggero come il policarbonato; l’intero casco è costruito in polistirene (polistirolo), e questo significa che la barriera protettiva che direttamente assorbe l’energia ricopre l’intera superficie del casco. Il termine 'mould' significa 'stampo', in-moulding puo' essere tradotto in 'co-stampato'; la costruzione di questi caschi avviene tramite fusione di una calotta in policarbonato e una in EPS.
Caschi da alpinismo stampati ad iniezione
I caschi da alpinismo/speleologia detti 'a iniezione' (o anche 'ibridi') sono realizzati con un materiale plastico duro (solitamente in ABS o in Polipropilene) che viene stampato (con tecnica industriale di stampaggio a iniezione) per prendere la forma del casco; quindi si applica la calotta interna in polistirene che è la parte fondamentale per il buon funzionamento (per assorbimento dell'energia) del casco. Lo strato in polistirene è limitato alla parte superiore della calotta interna. Questi caschi hanno il vantaggio di avere il guscio esterno in materiale duro, che resiste bene a piccoli colpi senza deformarsi / ammaccarsi; questa e' la differenza principale rispetto ai modelli 'in moulding' (che sono completamente in polistirene/polistirolo). Per colpi e impatti più importanti entra in scena la parte interna in EPS (polistirene) che agisce assorbendo (quanto possibile) l'energia del colpo: il polistirene, come già detto, è costruito con celle aperte che hanno la proprietà di chiudersi nel momento in cui avviene un impatto, assorbendo tramite questa azione l’energia sprigionata.
Per queste caratteristiche costruttive, i caschi ad iniezione sono generalmente meno costosi dei caschi in-moulding, pero' sono più pesanti e non hanno la stessa protezione laterale garantita dal polistirene (che invece nei modelli in-moulding è presente nell'intero casco, anche lateralmente).
Ecco un elenco di vari modelli di caschi a iniezione, in ordine di prezzo:
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Caschi da alpinismo in-moulding
I caschi da alpinismo/speleologia detti 'in-moulding' sono realizzati con fusione di una calotta esterna (solitamente in policarbonato) e una interna in EPS (polistirene). Il polistirene costituisce la barriera protettiva che direttamente assorbe l’energia, e ricopre l’intera superficie del casco. Questi caschi hanno quindi il vantaggio di proteggere anche da forti impatti laterali, e risultano essere molto leggeri. Per contro, sono solitamente più costosi dei modelli 'a iniezione', e hanno generalmente una vita più breve.. (avendo poca protezione della parte interna in polistirene da parte della calotta esterna).
I caschi in-moulding sono diffusissimi per la pratica del ciclismo e dello sci, e sono diffusi nell'alpinismo soprattutto tra i professionisti della montagna (guide alpine, istruttori, ..) e tra i praticanti assidui, per scalate lunghe con pericoli di lunghe cadute, cascate di ghiaccio, vie estreme.
Ecco un elenco di vari modelli di caschi in-moulding, in ordine di prezzo:
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Certificazione / Omologazione dei caschi
Come tutti gli attrezzi coinvolti nella protezione delle persone in sport o attività pericolose, anche i caschi devono essere certificati e omologati per garantirne l'idoneità all'uso specifico. Per i caschi da alpinismo e sport in montagna, la norma di certificazione prevista dalla comunità Europea e' denominata EN 12492. Tutti i caschi adibiti ad uso alpinismo/arrampicata/via ferrata e montagna in genere, devono garantire di essere certificati in base a tale norma; la scritta EN12492 deve essere presente nella marcatura del prodotto e/o comunque essere specificata nelle note/istruzioni che accompagnano il prodotto. La certificazione per la norma EN12492 significa che il singolo casco ha superato i test previsti dai comitati di certificazione, che hanno studiato il settore a cui il casco è destinato.
Oltre alle norme della comunità Europea, per l'alpinismo sono in uso anche le norme UIAA dettate dall'unione internazionale delle associazioni alpinistiche, che indicano varie regole che i costruttori di attrezzature dovrebbero rispettare. Per i caschi da alpinismo la norma UIAA di riferimento è la UIAA 106; molti caschi sono conformi ad entrambe le norme (sia la EN12492 che la UIAA106), molti invece rispettano la norma europea EN12492 ma non la UIAA106 (che è un po' più restrittiva), tali caschi sono comunque utilizzabili senza problemi per attività alpinistiche, essendo in regola con la normativa europea. Per particolari utilizzi quali competizioni di scialpinismo possono essere richieste entrambe le norme.
Ecco una immagine riassuntiva dei test della norma EN12492 e UIAA106, fornita dal sito ufficiale della UIAA:
Per sport diversi dall'alpinismo, le norme di certificazione sono differenti (dovendo tenere conto di diversi aspetti di utilizzo, legati specificatamente all'attività prevista); ecco alcune norme di certificazione (della comunità Europea) per altri sport:
EN 1077 per sci, sci alpino
EN 1078 per ciclismo, mtb, skate
EN 1384 per sport equestri (cavallo)
EN 1385 per sport acquatici
Alcuni caschi rispondono contemporaneamente a più di una certificazione, consentendone l'uso in sport diversi. Ecco un elenco di caschi con più di una certificazione (per alcune certificazioni, come per lo sci, servono accessori aggiuntivi per soddisfare tutti i requisiti della certificazione):
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Caschi da lavoro
Molte case produttrici di caschi per alpinismo/arrampicata realizzano anche modelli di caschi destinati alla protezione per lavori in quota o in condizioni particolari (lavori in cantiere, su impalcature, per professioni particolari come vigili del fuoco, etc.), caschi indicati spesso come caschi 'WORK'. Tali caschi rispondono a norme specifiche per la sicurezza sul lavoro dettate dalla comunità europea; in particolare, la norma di omologazione per i caschi per utilizzo in ambito lavorativo e' denominata EN397. Tali caschi devono rispondere a sollecitazioni e funzionalità diverse; ad esempio, per uso lavorativo e' necessaria la funzionalità del sottogola 'antistrangolamento' a sgancio automatico tra i 15dN e i 25dN, norma non richiesta ai caschi da alpinismo.
Per alpinismo e arrampicata, verificare sempre che il casco risponda alla norma di omologazione CE EN 12492 e/o alla norma UIAA 106; i caschi che riportano la norma EN397 sono destinato ad uso lavorativo e non vanno bene per alpinismo/arrampicata e sport simili.
Caschi da speleologia
Il caschetto specifico per attività speleo è generalmente molto simile ai caschi da alpinismo, con in più (o in comune, per molti modelli di uso universale) la presenza della possibilità di installare una lampada frontale elettrica e/o una lampada ad acetilene. Alcuni modelli di caschi sono realizzati con la lampada elettrica frontale già pre-installata.
Ecco un elenco di vari modelli di caschi per speleologia, in ordine di prezzo:
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Accessori vari per caschi
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Attenzione
La pratica dell'alpinismo(progressione o arrampicata su ghiaccio, neve, roccia) necessita di un apprendimento e comporta dei rischi che possono portare alla morte o a gravi danni. Chiunque faccia uso di prodotti per alpinismo è comunque responsabile di possedere la conoscenza delle tecniche e delle misure precauzionali e si assume la responsabilità dei rischi legati a queste attività attribuibili ad un utilizzo non corretto del prodotto. I materiali non sono eterni, possono deteriorarsi con un uso intensivo e sopratutto con l’abuso. Prima di ogni utilizzo ispezionare il materiale da utilizzare senza esitare a sostituirlo.