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Disturbi del comportamento alimentare e attività fisica
Disturbi del comportamento alimentare e attività fisica

Disturbi del comportamento alimentare e attività fisica

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Data: 06 April 2016

Secondo le attuali classificazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità i disturbi dell'alimentazione comprendono, oltre all'anoressia nervosa e alla bulimia nervosa, anche altri quadri clinici quali le anoressie e le bulimie parziali o incomplete. Questo tipo di disturbi è più presente nella popolazione femminile rispetto a quella maschile.
L'indice di massa corporea, espresso con l'acronimo BMI (Body Mass Index), è il rapporto tra il peso e l'altezza di un individuo e viene utilizzato come indicatore dello stato di peso forma. Sebbene sia un parametro utile a dare una prima indicazione, non costituisce un sistema di misura sufficiente per fare diagnosi di anoressia o di bulimia, caratterizzate da un quadro clinico ben più complesso.

Tra i criteri diagnostici della bulimia nervosa e dell'anoressia rientra anche la pratica eccessiva dell'esercizio fisico, intesa dal soggetto come modo efficace di aumentare il dispendio energetico o come atto compensatorio per prevenire l'aumento di peso.
Tra i praticanti sportivi le categorie maggiormente a rischio di manifestare disturbi del comportamento alimentare sembrano essere le ginnaste, le danzatrici, le pattinatrici di pattinaggio artistico, le tuffatrici, le sincronette, le cicliste, le fondiste dell'atletica leggera e, più in generale, le atlete degli sport di resistenza prolungata; tra queste vi sono anche le praticanti di alcuni centri fitness.

La pratica compulsiva dell'esercizio fisico può anche essere definita come un'attività ossessiva, rigida e in qualche modo "ritualizzata" che può interferire con le attività giornaliere importanti ed essere favorita rispetto ad altre occasioni di vita sociale.
L'attività fisica o sportiva non viene interrotta nemmeno in condizioni mediche precarie e il senso di colpa provocato ogni qualvolta il soggetto non sia in condizione di praticarla è molto profondo.

Fra i disturbi alimentari atipici o non altrimenti specificati viene descritta la cosiddetta "anoressia reverse", molto simile all'anoressia nervosa ma rivolta non tanto alla perdita di peso corporeo, bensì all'aumento e alla "definizione" della massa muscolare, associati alla riduzione quanto più possibile del grasso corporeo e al miglioramento della forma fisica. Questa patologia è di interesse prettamente maschile: gli uomini affetti da questo disturbo hanno una visione distorta del proprio corpo verso il quale riversano la maggior parte della loro attenzione.

Nel delineare il profilo di chi soffre di anoressia reverse dobbiamo considerare non solo gli atleti e i body-builders ma anche i normali praticanti sportivi che, oltre a dedicare all'allenamento diverse ore durante l'arco della giornata, ricorrono spesso all'uso di steroidi anabolizzanti e di altre sostanze funzionali all'accrescimento della massa magra muscolare.
E' interessante notare che importanti studi hanno dimostrato che i soggetti dediti al consumo di steroidi anabolizzanti e quelli che, dopo un periodo di assunzione, ne avevano sospeso l'uso, presentavano punteggi più elevati nella scala di misurazione dei disturbi alimentari.[1] [2]

 

  1. Commissione per la Vigilanza ed il controllo sul Doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, Dott. S. Donati
  2. Reparto di Famacodipendenza,Tossicodipendenza e Doping Dipartimento del Farmaco - Istituto Superiore di Sanità, R. Pacifici, S. Pichini, I. Palmi, L. Mastrobattista, C. Mortali, P. Zuccaro



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