Il fegato è la ghiandola più grande del corpo umano e allo stesso tempo, l’organo più importante per il nostro benessere. Funziona infatti come primo filtro verso tutte quelle sostanze che introduciamo dall’esterno, come alimenti, farmaci o sostanze indesiderate, intervenendo nella loro metabolizzazione e proteggendoci da danni ed effetti avversi dovuti a un accumulo di tossine e scorie.
Avere un fegato sano e perfettamente funzionante è il primo requisito per star bene ed è fondamentale prendersene cura anche grazie a estratti naturali che supportano la normale funzionalità del fegato.
Fegato affaticato: i sintomi
Il fegato è un organo in costante e incessante attività, dati gli innumerevoli processi biochimici nei quale è coinvolto. Per questo motivo, potrebbe andare incontro ad affaticamento, soprattutto nei casi in cui si conducono abitudini poco salutari (abuso di alcol e farmaci e consumo di alimenti industriali) che ne aumentano in maniera smisurata il carico di lavoro. Le capacità di adattamento dell’organo vengono così superate e se le variazioni rispetto alla naturale omeostasi si protraggono in cronico possono insorgere problemi.
Un malfunzionamento epatico si ripercuote su tutta la fisiologia organica, alterando lo stato di benessere su più fronti. Possono verificarsi infatti disturbi come:
- Difficoltà digestive e problemi del tratto gastrointestinale
- Disturbi metabolici
- Gonfiore addominale
- Stanchezza mentale e fisica
- Alterazioni del sonno
- Cefalee
- Sfoghi cutanei
- Suscettibilità immunitaria
È quindi importantissimo prendersi cura del nostro "filtro naturale" adottando uno stile di vita attivo, sano e, soprattutto, nutrendosi di alimenti naturali ad alta densità nutrizionale, per ottimizzare al meglio le funzionalità del fegato e favorirne i processi di detossificazione, depurazione e rigenerazione cellulare.
Estratti naturali che supportano la depurazione del fegato
Molti integratori nutraceutici sostengono il fegato in condizioni sia fisiologiche sia patologiche. In genere, questi composti vengono inquadrati in tre categorie principali sulla base degli effetti, sebbene non siano da escludere azioni concomitanti:
- Antiepatotossici: contrastano gli effetti di agenti che causano infiammazioni.
- Epatotropici: supportano le normali funzioni e i processi di rigenerazione cellulare.
- Epatoprotettivi: giocano un ruolo preventivo e protettivo verso potenziali fattori malevoli.
Come sappiamo, la maggior parte dei prodotti nutraceutici ha origine vegetale. Anche per il fegato, un valido aiuto viene fornito dalla natura: molte piante contengono delle molecole in grado di stimolare e sostenere le funzionalità epatiche, agendo come veri e propri booster e depuranti naturali del fegato. Tra le piante note per apportare benefici vi sono:
Cardo mariano
Immancabile, un must quando si parla di salute del fegato. Il cardo mariano è ricchissimo di silimarina, una miscela di composti appartenenti alla classe dei flavonolignani, che rappresentano il vero e proprio elemento protettivo. Il cardo mariano agisce impedendo alle tossine e ai radicali liberi di accumularsi all’interno delle cellule, preservandole dai danni che verrebbero a generarsi in cronico. Inoltre, è in grado di esercitare un’azione rigeneratrice, favorendo la formazione di nuove cellule epatiche, proprietà nota e unica del fegato. La silimarina mostra anche proprietà antiossidanti, in quanto è in grado di incrementare i livelli di glutatione, l’antiossidante per eccellenza, le cui riserve sono principalmente presenti nel fegato, evitandone l’esaurimento. Le evidenze circa le funzioni del cardio mariano sono talmente solide da giustificare il suo utilizzo coadiuvante a livello mondiale per molte delle epatopatie conosciute, tra cui steatosi, epatiti e cirrosi.
Carciofo
Un’altra pianta interessante per il benessere epaticodalle cui foglie viene estratta la silimarina è il carciofo. Ai benefìci precedentemente descritti si aggiunge la sua capacità di regolare il colesterolo, aspetto da non sottovalutare considerando il ruolo centrale del fegato nel metabolismo di questo composto. Può quindi tornare utile in condizioni che prevedono un accumulo anomalo di lipidi come, per esempio, stati steatosici (il fegato grasso, per intenderci). Contiene inoltre cinarina, una molecola che sembra stimolare la produzione di bile, facilitando i processi di digestione.
Bacche (mirtillo, aronia, sambuco, more, lamponi)
Le bacche e i frutti rossi sono ricchissimi in antocianine, in grado di abbassare radicali liberi e altre molecole che risulterebbero tossiche se in eccesso. In aggiunta, alcuni studi evidenziano una azione inibitoria delle antocianine sull’accumulo lipidico all’interno degli epatociti, proprietà utile anche in questo caso in ottica preventiva.
Tarassaco
Le riconosciute proprietà drenanti e depurative sono fondamentali anche per quanto riguarda la salute del fegato. Favorendo le funzionalità del sistema biliare, infatti, il tarassaco agevola i processi di smaltimento di tossine e altri metaboliti dannosi. All’azione diuretica del tarassaco si aggiunge, come nel caso del carciofo, un'azione stimolante sulla produzione di bile e lo svuotamento della cistifellea, con benefici per la digestione.
Barbabietola
Densissima dal punto di vista nutrizionale, la barbabietola contiene fibre, minerali quali manganese e potassio e vitamine come l’acido folico). Le fibre come la pectina possono tornare utili in quanto “schermano” eventuali composti nocivi a livello intestinale, evitandone l’assorbimento e riducendo la quantità che arriva al fegato che di conseguenza lavora “meno”. L’estratto o il succo di barbabietola vengono spesso utilizzati come tonico e potente antiossidante grazie alla presenza di betalaine e altri composti bioattivi.
Come ti prendi cura del tuo fegato? Conosci altri rimedi naturali? Scrivicelo nei commenti!
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