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Acido Folico: cos'è e a cosa serve
Acido Folico: cos'è e a cosa serve

Acido Folico: cos'è e a cosa serve

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Data: 05 February 2019

L'acido folico, anche noto come folato, folacina e pteroilmonoglutamato, partecipa insieme alla vitamina B12 a molti processi dell'organismo.
È essenziale per la divisione cellulare, poiché è indispensabile per la sintesi del DNA: in assenza di acido folico le cellule non si dividono correttamente. L'acido folico è inoltre importantissimo nello sviluppo del sistema nervoso del feto.
Il deficit di acido folico durante la gravidanza è stato collegato a diverse malformazioni neonatali, compresi i difetti del tubo neurale come la spina bifida.
Una carenza di acido folico viene anche correlata alla depressione, all'aterosclerosi e all'osteoporosi.

Fonti alimentari

L'acido folico deriva il suo nome dalla parola latina folium, 'fogliame', poiché si trova in alta concentrazione nei vegetali a foglia verde come il cavolo riccio, gli spinaci, la bietola e i cardi.
Altre buone fonti sono i legumi, gli asparagi, i broccoli, il cavolo, le arance, le radici dei vegetali e i cereali integrali.

Segni e sintomi di carenza

Nonostante la sua diffusa presenza negli alimenri, la carenza di acido folico è la più comune.
Il motivo risiede nelle abitudini alimentari: i cibi di origine animale, a eccezione del fegato, sono poveri di acido folico, mentre i vegetali, che ne sono ricchi, non vengono consumati con la stessa frequenza.
Inoltre, l'alcol e molti dei farmaci comunemente prescritti.

Estrogeni come sulfasalazina e barbiturici, interferiscono con il metabolismo dell' acido folico che per di più è estremamente sensibile e facilmente distrutto dalla luce o dal calore.
Il deficit di acido folico compromette tutte le cellule dell'organismo, tuttavia sono quelle a rapida proliferazione, come i globuli rossi e le cellule della mucosa degli apparati gastrointestinale e genitale, le più sensibili: si ha quindi rallentamento della crescita, diarrea, anemia, gengivite e anomalie del Pap test nelle donne.
Altri sintomi possono essere depressione, insonnia, irritabilità, disturbi della memoria, perdita dell'appetito, affaticamento e dispnea.

L'anemia provocata dal deficit di acido folico o di vitamina B12 è carat terizzata da globuli rossi di grandi dimensioni ed è chiamata anemia macrocitica.
Basarsi esclusivamente sulla presenza dell'anemia per dimostrare un deficit di acido folico non è tuttavia consigliabile.
Il miglior indicatore dello status dell'acido folico è il livello di folato all'interno dei globuli rossi, anche se si sta rapidamente affermando, come metodo rapido e attendibile di determinazione dei valori di vitamina B12 e folato presenti nell'organismo, la misurazione dei livelli sierici dell'omocisteina, poiché, in assenza di questi due composti, l'omocisteina non può essere riconverrita in metionina.
Uno studio recente ha esaminato i livelli sierici dell'omocisteina, della cobalamina e del folato in 296 pazienti consecutivi indirizzati a una clinica psichiatrica in Svezia con una diagnosi di disturbo mentale (i deficit di acido folico e vitamina B12 sono cause comuni di senilità reversibile).
Si è osservata una correlazione significativa tra i tre dosaggi, il che suggerisce che i valori dell'omocisteinemia possano essere validi indicatori di eventuali carenze di vitamina B12 o acido folico. Segnaliamo che supplementi di acido folico e vitamina B12 hanno ridotto i livelli di omocisteina anche nei soggetti i cui valori erano normali.

Effetti benefici

L'acido folico, la vitamina B12 e una forma dell'aminoacido metionina chiamata SAM (S-adenosilmetionina, 'S-adenosìlmetionina') agiscono da 'donatori di metili'. Sono composti che trasportano e cedono molecole di metile facilitando le reazioni, comprese quelle per la sintesi del DNA e dei neurotrasmettitori cerebrali.
La maggior parte dei benefici dei supplementi di acido folico (insieme alle vitamine B6 e B12) deriva dalla riduzione della concentrazione nell'organismo dell'omocisteina, un prodotto intermedio della conversione dell'aminoacido metionina in cisteina.
In presenza di un deficit di acido folico, si assiste a un aumento dell'omocisteina, sostanza che è implicata in un certo numero di patologie, tra le quali l'aterosclerosi e l'osteoporosi.
Molto probabilmente l'omocisteina favorisce l'aterosclerosi danneggiando direttamente le arterie e compromettendo l'integrità delle pareti dei vasi sanguigni.
Nell'osteoporosi gli elevati livelli dell'omocisteina, interferendo con la sintesi del collagene (la principale proteina delle ossa), determinano la produzione di una matrice ossea difettosa.

Forme disponibili

L'acido folico è disponibile sotto forma di acido folico (folato) e di acido folinico (5-metil-tetraidrofolato). Per poter utilizzare I'acido folico, l'organismo deve convertirlo prima in tetraidrofolato e poi aggiungere un gruppo metile per formare il 5-metil-tettaidrofolato (acido folinico). Fornire all'organismo direttamente acido folinico permette quindi di saltare: questi passaggi.
L'acido folinico è la forma più attiva dell'acido folico; è inoltre più efficace per aumentare le riserve di acido folico nell'organismo.
L'acido folico agisce in stretta collaborazione con la vitamina B12, la SAM, la vitamina B6 e la colina.
Gli estratti pancreatici orali possono ridurre l'assorbimento di acido folico e per questo dovrebbero essere somministrati a distanza dell'assunzione dei supplementi di folato.
Estrogeni, alcol, vari farmaci chemioterapici (soprattutto il metotressato), sulfasalazina (un farmaco usato nella terapia della malattia di Crohm e della colite ulcerosa), barbiturici e farmaci anticonvulsivanti interferiscono tutti con l'assorbimento e la funzione dell'acido folico.

NOTE

1. Bailey LB, Folate in Health and Disease, Marcel Dekker, New York, NY, 1995.

2. Russell RM, et al., Impairment of folic acid absorption by oral pancreatic extracts. Dig Dis Sci 25, 369-373, 1980.




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