La yohimbina è un principio attivo che si ricava dalla corteccia dello yohimbe, un albero della famiglia delle Rubiacee diffuso in Africa (soprattutto Nigeria, Camerun, Congo) nella cui fibra legnosa si rilevano chimicamente circa il 6% di alcaloidi (di cui circa il 15% è rappresentato dalla stessa yohimbina).

 

La quantità di yohimbina nella corteccia è variabile a seconda del tipo di terreno e dal clima (è più presente durante la stagione delle piogge e si rileva in minore concentrazione durante la stagione più secca).

La yohimbina chimicamente è un alcaloide con effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale.

Questa molecola infatti è in grado di interagire con i recettori α2-adrenergici, importanti nel regolare il rilascio di neuerotrasmettitori dalle terminazioni nervose, comportandosi come un potente e selettivo antagonista (bloccante) alfa-2-adrenergico; grazie a questa sua attività viene meno il controllo "feedback inibitorio" esercitato da questi recettori, con un'inevitabile aumento dell'attività noradrenergica;

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Ma perché proprio questi recettori?

Essi sono in grado di prelevare una parte della noradrenalina liberata dalle terminazioni ed inibirne il rilascio in relazione alla quantità captata.

Le conseguenze principali di questo fenomeno sono:

  1. una maggiore dilatazione dei vasi sanguigni soprattutto dei genitali (nel mondo occidentale, la Yohimbina è conosciuta soprattutto come sostanza utile per favorire le performance sportive, migliorare l'erezione e favorire il dimagrimento)

  2. aumento della lipolisi dovuto ad una riduzione dell'effetto antilipolitico dovuto alla stimolazione dei recettori alfa-adrenergici.

Se assunta prima dell'allenamento, difatti, la yohimbina "attiva" le cellule adipose, facendo aumentare i livelli sanguigni degli acidi grassi permettendo al metabolismo lipidico di funzionare al meglio e di conseguenza al nostro organismo di bruciare più grassi durante e soprattutto dopo l'allenamento.

L'attività fisica di persè aumenta già la lipolisi (soprattutto se ad alta intensità) ed è per questo che i soggetti, abituati ad un regime di allenamento più intenso, sono in grado di "bruciare più grassi".

l'integrazione di yohimbina è stato provato possa aumentare la concentrazione di acidi grassi liberi, così come quella della noradrenalina, durante e dopo l'allenamento.

Impatto della yohimbina sul metabolismo

L'impatto della yohimbina sul metabolismo del grasso nella fase post allenamento è molto importante, in particolare nei 30 minuti dopo gli esercizi di cardio. Quindi abbinare allenamento ad alta intensità e yohimbina potrebbe essere una mossa vincente per vincere quello strato di adipe di troppo che non si è mai riusciti a eliminare.

Se ne consiglia l'assunzione a digiuno, soprattutto quando si intende favorire il processo di dimagrimento.

Questa sostanza presenta inoltre un effetto antidiuretico, produce un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

Effetti collaterali della yohimbina

Specie se utilizzata a dosaggi elevati, la Yohimbina può produrre svariati effetti collaterali quali:

  • tachicardia
  • ipertensione
  • nausea
  • vomito
  • insonnia
  • mal di testa
  • ansia generalizzata
  • allucinazioni
  • attacchi di panico

Altre conseguenze oltre quelle gia citate, dati i suoi effetti eccitatori a carico del SNC, una sua integrazione eccessiva comporta spesso la comparsa di irritabilità, eccitazione, iperattività motoria, reazioni maniacali , tremore e vertigine.

Per questi motivi se ne sconsiglia l'uso ai pazienti con patologie a carico di cuore, fegato e reni, o disordini psichici, nonché l'associazione con altre preparazioni stimolanti, come caffeina, efedrina o amfetamine.

Infine la yohimbina potrebbe interagire con molti farmaci e integratori tra cui gli antidepressivi, stimolanti (citati sopra), farmaci per il diabete, antistaminici, farmaci per la pressione arteriosa, tranquillanti e antibiotici.

 

Un precauzione speciale dovrebbe essere presa se si utilizza un farmaco inibitore della monoamino ossidasi (MAOI). L'uso di yohimbe durante l'assunzione di MAOI deve essere evitato a causa del rischio di effetti collaterali molto gravi. Non prendere yohimbe con cibi ricchi di tiramina, come il vino, formaggi stagionati e salumi.

Per le numerose controindicazioni e le possibili interazioni farmacologiche, prima di assumere preparati a base di Yohimbina è necessario un consulto medico. Attualmente (Maggio 2010), lo Yohimbe non è commercializzabile in Italia ed in Europa come integratore alimentare.

 

In linea generale, un approccio prudente può essere quello di iniziare assumendo la Yohimbina a dosaggi circa 3 volte inferiori rispetto alla dose ottimale, da incrementare poi a poco a poco nei giorni seguenti. In questo modo eventuali effetti collaterali compariranno in maniera meno grave e più controllabile.

Per concludere, dati i rischi in cui si incorre con l utilizzo di questo alcaloide, esso non deve essere utilizzato da bambini o da donne che sono incinte o che allattano.