Sempre più spesso sentiamo i media parlare di sindrome metabolica come un insieme di fattori di rischio cardiovascolare che include: obesità, pressione alta, iperglicemia, insulino resistenza, livelli elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Ma ahimè ancora se ne parla troppo poco a mio avviso.

 

Dove il disturbo cardiovascolare (CVD) é stato identificato come il primo dei problemi clinici derivati dalla sindrome metabolica, c'è molta gente con sindrome metabolica che ha una insulino-resistenza che mette a serio rischio di diabete di tipo 2. E quando il diabete é conclamato, il rischio cardiovascolare aumenta in maniera preoccupante.

 

Oltre al disturbo cardiovascolare e al diabete di tipo 2, la sindrome metabolica é stata implicata in tantissimi altri disturbi cronici, e gli individui con sindrome metabolica sembra essere suscettibili verso problematiche come: infarto, depressione, artriti, morbo di Alzheimer, ovaio policistico, inferitilitá, steatosi, disturbi del sonno, e alcune forme di cancro per citarne alcuni.

Signori non sottovalutiamo il pessimo utilizzo dell'organismo dei carboidrati, sia in termini di valori ematici che nel notare determinati segnali dall'organismo stesso, quale la tendenza alla "ciambella" addominale... che non solo ha un brutto effetto estetico ma diventa col tempo un fattore di rischio cardiovascolare ad esempio.

 

Il problema di tutto questo sta nella estrema e silente diffusione, dal soggetto più giovane a quello anziano. Spesso e volentieri é in primis della resistenza all'insulina che dobbiamo evitare e contrastare e lo possiamo fare con una sana e mirata alimentazione ed uno stile di vita adeguato e attivo.

Tutto ciò ci farà migliorare sensibilmente la situazione di resistenza delle cellule (in particolare delle muscolari) all'insulina, arrivando ad un corretto utilizzo dei nutrienti come i carboidrati in primis, riducendo iperglicemia e un conseguente stato infiammatorio sistemico, terreno fertile per lo sviluppo di varie patologie oltre che della "ciambella" di grasso addominale.

E prima di arrivare a situazioni compromesse con magari uso di farmaci ipoglicemizzanti e statine, vediamo bene di applicare certi atteggiamenti salutistici e di mangiare in maniera adeguata, magari facendoci venire in aiuto dalla natura.

Berberina: un altro nuovo "miracolo" dalla natura?

La Berberina é un composto bioattivo derivato dall'estrazione da diverse piante incluso la Berberis, che ha suscitato la mia attenzione da tempo, tanto da studiarne bene le caratteristiche per formularne un prodotto che la contenesse, perché studi alla mano, ci troviamo di fronte ad un fitoterapico paragonabile alla potenza di un farmaco.

 

Tecnicamente appartiene alla classe degli alcaloidi dal colore giallo, lungamente usata dalla medicina tradizionale cinese, dove viene impiegata per trattare tanti disturbi.

Oggi la scienza moderna ne ha confermato gli effetti positivi e le aziende di integratori più avveniristiche o lungimiranti la stanno iniziando ad inserire nella propria scuderia di prodotti. In Italia ancora siamo agli inizi, ma negli Stati Uniti ad esempio, molti cardiologi, oncologi, diabetologi ed alcuni endocrinologi, nutrizionisti la stanno prescrivendo con risultati veramente soddisfacenti, tanto da paragonarla agli effetti di un potente e famoso farmaco ipoglicemizzante quale la metformina. Inoltre, esistono diversi farmaci come le statine per il colesterolo che drammaticamente esauriscono il CoQ10, o la già citata metformina che intacca le scorte di vitamina B12 ad esempio.

Molecola di Berberina

Molecola di Berberina

 

Lavorando sempre sulla ricerca, studio e diffusione di principi attivi, ho notato che recentemente l'ingresso della Berberina tra le sostanze naturali più efficaci nella sindrome metabolica, come la stabilizzazione della glicemia, l'abbassamento dei lipidi, gestione del peso corporeo e come interessante supporto cardiaco.

La letteratura scientifica ci offre tanti e diversi studi a favore, ed emerge che:

  • 35% riduzione dei trigliceridi
  • 29% riduzione del colesterolo totale
  • 25% riduzione del colesterolo LDL
  • significativo calo del glucosio nel sangue e della emoglobina A1c (HbA1c) comparabile con il farmaco metformina

A tutto questo mi rivolgo ai tanti/e che hanno un pessimo rapporto con i carboidrati.

Questa Berberina aiuterebbe in maniera sensibile nel loro utilizzo da parte delle cellule muscolari. Effetto che davvero richiama al comune farmaco metformina alla quale é stata spesso comparata anche negli studi! Da scettico "uomo di scienza" non posso però non entusiasmarmi dall'analisi di tutti i dati a favore.

Come agisce la berberina?

Dopo l'ingestione, la berberina viene assorbita e trasportata tramite torrente circolatorio arrivando a legarsi a vari target intracellulari, modificandone la funzione. Proprio come agisce un farmaco.

 

Una delle sue maggiori azioni é quella di modulare un enzima intracellulare AMP-activated protein kinase (AMPK), che è una sorta di regolatore della centrale energetica della cellula, che controlla quanta energia é prodotta è consumata sia dalla cellula che nell'organismo. È stato trovato nelle cellule di vari organi come il cervello, i reni, il cuore ed il fegato.

Regola diverse attività di normalizzazione dei lipidi, del glucosio e di squilibri energetici.

 

Berberis Vulgaris o Crespino

Berberis Vulgaris o Crespino, una delle piante da cui si ricava la Berberina

 

Il diabete di tipo 2 é un serio disturbo incredibilmente comune nelle passate come nelle recenti decadi, causando sempre tantissimi decessi dovute alle complicazioni sviluppatesi nel tempo. Ma parliamo anche di tutti coloro che hanno valori borderline di iperglicemia e che hanno una pessima tendenza all'utilizzo dei carboidrati.

Il diabete sappiamo che é caratterizzato da aumento di glucosio causato da resistenza all'insulina o alla sua totale mancanza se di tipo 1. Con il tempo elevati livelli di zucchero nel sangue, potrà danneggiare i tessuti e gli organi, arrivando a problematiche sempre più serie e riducendo l'aspettativa di vita.

E sono tanti gli studi che dimostrano che la Berberina riduce sensibilmente la glicemia sui diabetici, con due studi che dimostrano l'efficacia comparabile alla metformina.

 

Interessante vedere come questa risorsa del mondo vegetale possa agire con così tanti meccanismi:

  • diminuzione insulino resistenza e conseguente migliore efficienza dell'insulina
  • aumento della glicolisi
  • diminuzione della produzione di zucchero dal fegato
  • rallentamento dell'assorbimento dei carboidrati dall'intestino
  • aumento dei batteri benefici nell'intestino

Non affatto male direi... e i risultati sono reali.

C'è uno studio su 116 pazienti diabetici che con 1 gr/die di Berberina si é abbassata la glicemia del 20% (da 126 a 101 mg/dl) taluni sono passati da livelli elevati di glucosio come diabetico a livelli fisiologici! Inoltre l'emoglobina A1c glicata é calata del 12% migliorando pure i valori ematici da colesterolo e trigliceridi.

Ma oltre a questo, ce ne sono altri 14 in comparazione con metformina, glipizide e rosiglitazone. Sí definirei un vero successo l'analisi di questi dati promuovendo a pieni voti questo integratore.

Effetti sulla perdita di peso

Signori e signore aggiungo pure che la Berberina potrebbe avere effettivi positivi sulla perdita di peso. Valore aggiunto che non potrebbe altro che piacere a molte persone vittime della sindrome metabolica (e/o di sé stesse).

Invito a leggere pure i due studi relativi all'effetto sul peso corporeo. Quello più impressivo fu condotto in 37 persone tra uomini e donne con sindrome metabolica. La durata dello studio é stata di tre mesi e i partecipanti hanno assunto 300mg tre volte al giorno.

Siamo passati da un indice di massa corporea (BMI) da 31.5 a 27.4, con un miglioramento sia a livello di grasso addominale (tipico della resistenza insulinica e fattore di rischio cardiovascolare) che di altri markers sulla salute in generale. I ricercatori credono che la perdita di peso sia causata da un miglioramento della funzione di ormoni regolatori su alla mobilitazione dei grassi come la stessa insulina, l'adinopectina e della leptina.

E non solo! La letteratura parla pure di inibizione di crescita delle cellule adipose a livello molecolare.

Berberina ed impatto a livello di prevenzione cardiovacolare

Il primo materiale di letteratura scientifica che ho analizzato é stato quello sul suo potere di abbassare i livelli di colesterolo LDL, di trigliceridi e di innalzare il colesterolo HDL, agendo migliorando questi ed altri markers cardiovascolari in maniera molto interessante.

Altri effetti benefici sulla salute

La Berberina, come insegna la medicina tradizionale cinese, potrebbe avere altri effetti positivi sulla salute:

  • depressione
  • crescita su alcune cellule tumorali
  • effetto antiossidante ed antifiammatorio;
  • effetto sulle infezioni virali e micotiche
  • contrasto verso l'accumulo di grasso epatico
  • uno studio mostra un miglioramento importante sui sintomi e sulla riduzione di rischio  su pazienti infartuati

In tutti questi casi, trattandosi di studi preliminari, serve maggiore ricerca prima di inserire tra le indicazioni anche questi effetti, ma la corrente evidenza é molto promettente.

Dosaggi ed effetti collaterali della Berberina

Dall'analisi di questi studi che invito i più curiosi ad andarsi a leggere, sono basati su range di 900 e 1500 mg al giorno.

 

La Berberina ha una emivita di alcune ore, e deve essere frazionata nella sua assunzione che é usualmente consigliata per 500 mg tre volte al giorno prima dei pasti principali per avere una certa stabilità sui livelli circolatori.

In presenza di particolari patologie é bene parlarne con un medico specializzato competente prima di assumerla, specie se si stanno già assumendo farmaci ipoglicemizzanti. In generale comunque la Berberina presenta un altissimo grado di sicurezza e tollerabilità. Il disturbo che può presentare su alcuni soggetti sensibili é relativo al sistema gastrointenstinale con crampi, fastidio allo stomaco, diarrea e flatulenza.

 

Ancora una volta, é interessante vedere come la natura ci metta a disposizione di supplementi da questo grado di potenza e potenzialità da inserire sia come supporto a determinate patologie come sempre più sta accadendo e in futuro, o da contrastare disturbi crescenti come la sindrome metabolica e alla sensibilità insulinica, sempre da abbinare ad una sana e mirata alimentazione e ad uno stile di vita attivo, elementi troppo spesso lasciati da parte in secondo piano anche da parte della classe medica.

Yamamoto nutrition sempre all'avanguardia nella ricerca delle materie prime più efficaci ed innovative ha messo a disposizione anche questo fantastico integratore di nuova generazione.

 

Parte delle referenze scientifiche più interessanti (c'è tantissimo altro materiale):

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3504405/

http://www.life-enhancement.com/magazine/article/2901-the-berberine-story-gets-better-and-better

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1880831/

http://naturalmedicinejournal.com/journal/2012-12/clinical-applications-berberine

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19818314

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2410097/

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3098825/

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11607041

http://www.futuremedicine.com/doi/abs/10.2217/clp.09.41

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16379555

http://www.ibcleende.com/Berberine.PDF