L’estratto di semi di pompelmo (commercialmente noto come GSE) da anni si sta profilando come supporto naturale alle terapie antimicrobiche tradizionali, per esempio l’utilizzo di antibiotici, di cui è in atto un vero e proprio abuso anche per casi dove questa tipologia di farmaci non è risulta necessaria o efficace. Vediamo meglio le proprietà e gli usi dell'estratto di semi di pompelmo!

Il pompelmo in medicina

Pompelmo

Il pompelmo, frutto della pianta Citrus paradisi, per la medicina tradizionale rappresenta da sempre un “sorvegliato speciale”: il succo, infatti, contiene molecole (nello specifico la naringina) in grado d'inibire selettivamente una particolare classe di enzimi (citocromi CYP3A4) responsabili del metabolismo di molte sostanze, tra cui i farmaci.

L’inibizione del CYP3A4 comporta un'alterazione degli eventi di metabolizzazione ed eliminazione dei farmaci, con possibile manifestazione di eventi non previsti o interazioni tra più sostanze, che rendono meno efficaci o complicate le terapie. Nella maggior parte dei casi si verifica un aumento della concentrazione di farmaco libero che può comportare un aumento della tossicità con effetti collaterali anche piuttosto gravi. Se ci fate caso, nel bugiardino della maggior parte dei farmaci, è molto probabile che nelle avvertenze troviate il divieto di consumare pompelmo come alimento.

Il pompelmo va quindi evitato a prescindere? Assolutamente no, ma è sempre necessario far riferimento al contesto.

L'estratto di semi di pompelmo (GSE)

Fatta questa doverosa premessa, il pompelmo trova, se così possiamo dire, un riscatto grazie ai suoi semi.

In particolare, l’estratto noto come GSE (Grapefruit Seed Extract), rappresenta una preparazione standardizzata ottenuta principalmente macinando i semi e la parte membranosa del frutto (la pellicola intorno agli spicchi). In commercio è disponibile in forma secca e liquida, con proporzioni variabili tra le parti in relazione alla formulazione considerata. Nel primo caso troviamo un 50% di semi e membrana, mentre nel secondo troviamo percentuali superiori o pari al 60%; la parte rimanente è invece costituita da eccipienti. Viene prodotto anche sotto forma di capsule o gocce.

Il GSE è un fitocomplesso dalle interessanti proprietà, giustificate dalla composizione chimica ricchissima in:

  • polifenoli,
  • qualiquercitina,
  • esperidina,
  • naringina.

Proprietà e benefici dell'estratto di semi di pompelmo

 

Il GSE risulta per lo più conosciuto per le sue capacità antisettiche. Alcuni lavori scientifici ne hanno infatti evidenziato la spiccata attività su molte specie di microrganismi quali:

  • batteri,
  • funghi,
  • virus,
  • lieviti,
  • muffe,
  • parassiti come vermi (Ossiuri) e pidocchi,
  • protozoi come l'ameba, capace di cagionare diarrea e dissenteria.

Risulta quindi valido come preparato coadiuvante per attività:

  • antibatteriche,
  • antivirali,
  • antimicotiche.

Le azioni del GSE sugli agenti patogeni

Estratto di semi di pompelmo o GSE

Il ruolo degli antibiotici

Indubbiamente, i batteri rappresentano i patogeni più diffusi e che causano il maggior numero d'infezioni e malattie a livello mondiale. Di norma, vengono impiegati come prima scelta gli antibiotici, i quali presentano tuttavia due principali problematiche:

  • Selettività: non sempre questi farmaci agiscono in maniera mirata sui patogeni, ma possono colpire ad ampio spettro, con effetti deleteri anche su ceppi buoni come quelli costituenti il microbiota intestinale, con tutte le problematiche che derivano da una sua compromissione.

  • Antibiotico resistenza: i batteri, per difendersi dall’azione dell'antibiotico, sviluppano meccanismi di resistenza e si evolvono in maniera tale da subirne meno gli effetti. Questo aspetto rappresenta il principale ostacolo nello sviluppo di nuove molecole antimicrobiche. Ciò viene ulteriormente reso difficoltoso a causa dell’abuso di antibiotici da parte della comunità medica anche per situazioni dove non sono utili (per esempio un'infezione da virus) o indispensabili, cosa che contribuisce a rendere più forti eventuali batteri nocivi.

Azione antibatterica

Che ruolo svolge il GSE in tutto questo? Esso sembra essere dotato di una propria selettività intrinseca verso i batteri patogeni, non intaccando in maniera significativa ceppi benefici, che vengono quindi preservati. Il meccanismo di azione non è ancora delineato in modo chiaro, data la complessità dei batteri e l’eterogeneità dei polifenoli presenti nell’estratto; tuttavia, si ipotizza una azione a livello della membrana batterica che in qualche modo ne altera la struttura e l’efficienza portando il microrganismo alla morte.

Particolarmente interessante diventerebbe, ai fini della prevenzione, un'associazione del GSE con probiotici (per un apporto di batteri benefici) ed elementi naturali con proprietà stimolanti il sistema immunitario, aggiungendo eventualmente (in casi di gonfiore, stipsi, diarrea, meteorismo) fibre, maltodestrine fermentate o prebiotici.

Peraltro, l’attività del GSE non è influenzata dal pH dell’ambiente in cui agisce, a differenza di molte altre molecole antimicrobiche in grado di operare solo a un determinato pH.

Azione antivirale

Il GSE si è efficace nell'aiutare a contrastare alcuni ceppi virali quali l’Herpes Simplex tipo 1, alcuni Rhinovirus (raffreddore) la malattia vescicolare dei suini, la febbre africana suina e l’influenza aviaria. Troppo spesso vengono impiegate terapie antibiotiche in affezioni virali (per lo più auto prescrizioni del paziente stesso) nonostante un antibiotico non sia in grado d'interferire con un virus: l’unico effetto in tali casi è la creazione di antibiotico resistenze. Il GSE risulta invece efficace, evitando gli effetti collaterali e le resistenze che si creerebbero utilizzando malamente le terapie antibiotiche.

Azione antimicotica

Il GSE controbatte efficacemente un centinaio di muffe e lieviti compresa la Candida Albicans che, come noto, è un normale abitante dell’organismo umano che, in caso di alterazioni della flora intestinale e del sistema immunitario (magari proprio in seguito a terapie antibiotiche) prende il sopravvento provocando diversi fastidi. Si osserva la risoluzione anche del 99% di casi di Candidosi cronica (Dott. Leo Galland, New York).

Azione disinfettante

Il GSE è stato utilizzato anche per sperimentare il prolungamento della shelf-life di molti alimenti. In tali studi si è mostrato perfettamente in grado di tenere sotto controllo alcuni tra i ceppi che spesso sono causa di disturbi, anche gravi, nell’essere umano: Listeria monocytogenes, Bacillus cereus, Escherichia coli, Vibrio cholerae, Staphylococcus (tipico di brufoli e ascessi), Streptococcus, Lysteria, Shigella Dysenteriae, Chlamydia, ecc...

Addirittura studi confermano la sua efficacia su Salmonella Enteritidis (per estratti di buona qualità con elevati tenori in Naringina ed Esperidina). A tale scopo si nebulizzano i prodotti alimentari prima del confezionamento (senza alterarne le caratteristiche) o si realizzano pellicole pre-impregnate di GSE.

Azione gastroprotettiva

Oltre alle azioni fin qui analizzate, è stato confermato che il GSE mostra un’azione gastroprotettiva in caso di gastropatie e ulcere gastriche, inibendo la secrezione degli elementi maggiormente infiammatori e favorendo quella di sostanze antinfiammatorie protettive e riparative. 

Sicurezza dell'estratto di semi di pompelmo

Il GSE non presenta alcuna tossicità, alle dosi normalmente consigliate. La naringina, che, come abbiamo detto, è in grado d'inibire il citocromo CYP34A, nonostante sia contenuta anche nel GSE non è in grado di esplicare questa funzione essendo presente in concentrazioni non sufficienti.

I laboratori Northview Pacific hanno effettuato uno studio tossicologico dimostrando che il GSE è sicuro a livelli che superano i 5000 mg per Kg di peso corporeo. Perciò una persona che pesa 60 Kg è al sicuro anche con una dose (ovviamente non consigliata!) di 300.000 mg al giorno, considerato che solitamente il consumo tipico quotidiano di GSE non supera i 1000 mg/ giorno. In altre parole, ricerche tossicologiche confermano che il GSE non presenta alcuna tossicità alle dosi consigliate né a breve né a lungo termine (nonostante sia sempre meglio chiedere consiglio al medico prima di assumere qualsiasi prodotto). Anche il parere degli omeopati non è contrario al trattamento con il GSE, ritenendolo non interferente con la terapia omeopatica.

Utilizzi dell'estratto di semi di pompelmo

Il GSE è un composto versatile che può essere utilizzato in diversi modi, sia internamente sia esternamente:

  • Via orale: in dosi da 2 a 10 gocce per 2/3 volte al giorno ( in 100 ml di acqua o con un cucchiaino di miele) da solo o in abbinamento a propoli e tea tree, nel caso di malattie da raffreddamento, infezioni urinarie (cistite da batteri fecali quali E. coli, S. faecalis, Proteus, Klebsiella, Enterobatteri), infezioni urologiche, infezioni gastrointestinali.

  • Uso topico: su brufoli, ferite, per lavande vaginali (Candida), risciacqui orali (Candida orale, Mughetto), Infezioni auricolari.

  • Via inalatoria:  in aerosol, da solo o abbinato, in caso di affezioni bronchiali e/o respiratorie.

Vi è una particolare avvertenza circa l’utilizzo interno della formulazione liquida: essendo estremamente acida potrebbe danneggiare le mucose e va quindi assunta con attenzione e mai in forma pura.

Il GSE è inoltre un ottimo conservante alimentare che evita l’attacco di microrganismi, prolungando il periodo di conservazione e preservando le proprietà organolettiche del cibo. Infine, è possibile utilizzarlo come disinfettante, nelle pratiche d'igiene della persona, animali e ambienti.

 

 

Conoscevi già l’estratto di semi di pompelmo (GSE) e queste sue proprietà? Faccelo sapere nei commenti!

 

 

Bibliografia

  1. L. Reagor, J. Gusman, L. McCoy, E. Carino, and J. P. Heggers, “The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: I. An in vitro agar assay,” J. Altern. Complement. Med., vol. 8, no. 3, pp. 325–332, 2002, doi: 10.1089/10755530260128014.

  2. J. P. Heggers et al., “The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: II. Mechanism of action and in vitro toxicity,” J. Altern. Complement. Med., vol. 8, no. 3, pp. 333–340, 2002, doi: 10.1089/10755530260128023.

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Altre fonti

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  • J Altern Complement Med. 2002 Jun;8(3):333-40.
    The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: II. Mechanism of action and in vitro toxicity.
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