Tra i nutraceutici che stanno attirando sempre più l'attenzione dei ricercatori c'è il picnogenolo, un polifenolo che si ottiene dalla corteccia del pino marittimo francese (Pinus maritima) e rappresenta uno dei complessi di antiossidanti più potenti in natura.

Cos'è il picnogenolo?

pino marittimo francese ricco di picnogenolo

Il picnogenolo si trova sotto la corteccia di un particolare pino che cresce sulla costa francese del Golfo di Biscaglia, sull’Oceano Atlantico, tra la penisola Iberica e la Francia. 

Questa sostanza è costituita da una miscela complessa di pro-antocianidine (oligomeriche e polimeriche), la cui composizione chimica evidenzia la presenza di diversi polifenoli, in particolare bioflavonoidi come le procianidine, e acidi fenolici, come il caffeico e il ferulico, che agiscono in maniera sinergica  nella propria attività antiossidante.

Il brevetto Pycnogenol®

Nel corso degli ultimi anni molte ricerche sono state condotte sul picnogenolo. In particolare sul brevetto della Horphag Research Ltd, Pycnogenol®. Da queste ricerche è emerso che la sua attività non riguarda solo la sua attività antiossidante ma dimostra anche proprietà coadiuvanti come antinfiammatorio, anticoagulante e antitrombotico.

L'azione antiossidante del picnogenolo

La funzione antiossidante del picnogenolo è il frutto di un meccanismo multifattoriale dato dalla notevole capacità di inibire, non competitivamente, l’enzima xantina-ossidasi, promotore della formazione dell’anione "superossido". Le proantocianidine oligomeriche che contiene questa straordinaria miscela di elementi bioattivi si sono dimostrate 30 volte più efficaci della vitamina E e addirittura 20 volte superiore a quella della vitamina C.

Queste "vitamine antiossidanti classiche" sono risultate molto efficaci sia nella fase di induzione sia in quella di propagazione della perossidazione lipidica. L’azione antienzimatica è testata in vitro su diversi enzimi, fra i quali elastasi, collagenasi, ialuronidasi, betaglucoronidasi (coinvolti nel ricambio delle principali componenti della matrice extravascolare: elastina, collagene, acido ialuronico) e xantina ossidasi (coinvolto nella formazione dell’anione superossido). Inoltre, è stato dimostrato che l’alfa-1-antitripsina, inibitore degli enzimi proteolitici, viene a sua volta inibito da composti contenenti ossigeno attivo, lasciando così via libera ai sistemi enzimatici da essa controllati, con il risultato di accelerare la distruzione della matrice extracellulare.

Tutte le proprietà del picnogenolo

Rafforzamento delle pareti capillari e venose

ritenzione idrica e gonfiore

 

Le proantocianidine bloccano così questo complesso processo di "danneggiamento" in maniera multifattoriale. Si crea un'azione "combinata" che contrasta la formazione di composti contenenti ossigeno attivo, limitando l’intera attività enzimatica.
Con il risultato che quest'azione combinata si manifesta con un notevole rafforzamento delle pareti capillari, particolarmente utile nell'insufficienza venosa periferica, retinopatie e, specialmente, nella fragilità capillare. In quest'ultimo caso, le proantocianidine oligomeriche hanno la capacità di rinforzare le pareti vascolari mediante uno specifico legame con collagene ed elastina, e come si è visto, svolgono un'azione inibitrice nei confronti degli enzimi importanti dell’endotelio capillare e della matrice circostante, proteggendo inoltre dai danni provocati dai radicali liberi.

Le persone che soffrono di problematiche vascolari di questo tipo, come gambe gonfie e fragilità dei capillari traggono beneficio dal picnogenolo, così come chi soffre di cellulite, ritenzione idrica, squilibri del colesterolo e problemi relativi ai valori delle piastrine. Il picnogenolo si è dimostrato essere d'aiuto perché stimola la normale circolazione aumentando la vasodilatazione dei vasi sanguigni e alleggerendo il carico del cuore.  Effetti dimostrati da una densa ricerca scientifica [1].

Ruolo anti-aging

ragazzi giovani in cucina

 

Per quanto riguarda questa definizione (anti-invecchiamento o "anti-aging") diversi studi dimostrano che Pycnogenol® è in grado di favorire la mobilità e flessibilità delle articolazioni e di attenuare il dolore in modo naturale.

Inoltre, è dimostrato che l’integrazione dell’alimentazione con Pycnogenol® aumenta la flessibilità delle articolazioni, abbassando i marker dell’infiammazione alle articolazioni. Infatti, il consumo di Pycnogenol® limita l’attivazione del fattore pro-infiammatorio NF-kB del 15.8%. Questo fattore comanda la mobilitazione di tutte le molecole pro-infiammatorie, che hanno un ruolo distruttivo nell’artrite. Di conseguenza, i consumatori di Pycnogenol® generano meno enzimi matrice della metalloproteinasi (MMP), che nell’osteoartrite causano la degenerazione del collagene contenuto nella cartilagine. È stato oggetto di studi il fatto che nell’uomo il consumo di Pycnogenol® possa inibire in modo naturale la produzione di enzimi COX-2 durante l’infiammazione, contribuendo a ridurre notevolmente il dolore alle articolazioni.

Supporto per gli atleti

ciclisti durante un'escursione

Tra i vari campi d'azione in cui emergono le potenzialità di questo elemento, il picnogenolo può avere un ruolo importante  nell’attività fisica in quanto potrebbe  stimolare la produzione di acido nitrico (NO), migliorando la microcircolazione del sangue e il flusso di sangue ai muscoli. In questo modo, aiuterebbe il corpo a raggiungere le massime prestazioni muscolari e ad accorciare i tempi di ripresa dopo l’esercizio, con una possibile riduzione del dolore muscolare sia negli atleti che nei soggetti sani che fanno esercizio.

Coadiuvante antiallergico

Un altro versante in cui il picnogenolo può trovare applicazione è come supporto antiallergico. L’allergia è una reazione del sistema immunitario dell’organismo a sostanze che esso considera "pericolose". Gli allergeni che, come accade nella febbre da fieno, causano reazioni negative dell’organismo sono in genere costituiti da polline, polvere, acari e peli di animali e quando una persona allergica viene a contatto con uno di questi allergeni, i mastociti rilasciano un ormone tissutale detto istamina. L’istamina a sua volta causa starnuti, congestione nasale, tosse, respiro affannoso, bruciori e gonfiori bronchiali. Dove interviene il picnogenolo in questo caso? Poiché questo potente antiossidante ha anche proprietà antinfiammatorie, aiuta a inibire la produzione di mediatori pro-infiammatori contribuendo ad attenuare il gonfiore e a rendere più facile la respirazione e gli effetti derivati dalla liberazione di istamina.

 

Conoscevi già le funzioni del picnogenolo? Facci sapere nei commenti se ti è piaciuto l'articolo!

 

 

Referenze

[1] Una di queste ricerche comprende uno studio molto interessante su 211 passeggeri in un volo su lunga distanza (7-12 ore), che ha dimostrato come il Pycnogenol® contribuisce a prevenire la trombosi. I passeggeri avevano assunto due capsule da 100 mg di picnogenolo due o tre ore prima della partenza, e altre due capsule sei ore dopo il decollo. Un’altra capsula veniva assunta il giorno dopo l’arrivo a destinazione. Mentre nel gruppo di controllo, a cui era stato somministrato un placebo, si riscontravano cinque casi di trombosi, nessun caso di trombosi veniva riscontrato durante il volo tra i passeggeri che avevano assunto Pycnogenol®.