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Acido Lipoico: funzioni e dosaggi
Acido Lipoico: funzioni e dosaggi

Acido Lipoico: funzioni e dosaggi

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Data: 03 January 2017

L'acido lipoico detto anche tiottico o vitamina N, fu isolato per la prima volta nel 1951, da estratti di fegato, da 2 biochimici americani L. J. Reed e I.C. Gunsalus i quali riuscirono ad ottenerne solo pochi milligrammi pur avendo utilizzato quantità elevate di fegato.

È in natura presente soprattutto in carni rosse, frattaglie (appunto fegato e cuore), in alcune verdure (patate, broccoli e spinaci).

In natura si può presentare sotto 2 forme distinte ma facilmente intercorvertibili attraverso reazioni di tipo redox:

  1.  Disolfuro ciclico (forma ossidata)
  2.  Acido Diidrolipoico, il quale mostra due gruppi sulfidrilici

L'acido alfa lipoico può inoltre fungere da trasportatore di elettroni o di gruppi acetilici ed è sia liposolubile sia idrosolubile, questa sua peculiarità gli permette di penetrare con estrema facilità nelle membrane cellulari permettendogli di svolgere la sua azione antiossidante sia all'interno che all'esterno della cellula.

Funzioni

  1. Cofattore:
    svolge questo ruolo nei confronti di numerosi enzimi che agiscono nella decarbossilazione ossidativa del piruvato e di altri chetoacidi
  2. AMPK:

    l'ALA incrementa l'attività di questa proteina la quale a sua volta aumenta la sua attività in caso di ridotta energia cellulare.

    L'AMPK, è stato dimostrato, inibisce la sintesi proteica muscolare.

  3. Glicogeno muscolare:
    l'ALA sembrerebbe migliorare l'assorbimento di glucosio da parte dei tessuti insulino-sensibili (muscolo scheletrico) aumentando le riserve di glicogeno (fonte principale di energia)
  4. Attività antiossidanti:
    Dirette:
    protegge l'organismo sia dai radicali liberi intracellulari sia da quelli extracellulari, in entrambe le forme chimiche biologicamente presenti ovvero la fase acquosa (citoplasmatica) e la fase lipidica (propria delle membrane cellulari).

    Indirette:

    attraverso la rigenerazione di altri antiossidanti quali la vitamina C, E, il coenzima Q10 ed il Glutatione.

  5. Composizione corporea (dimostrata in animali diabetici)
    l'abbassamento degli zuccheri nel sangue dato dal miglioramento della sensibilità insulinica dato dalla somministrazione di Ala comporta conseguentemente livelli di insulina più bassi permetendo in potenza un minor accumulo di adipe.
  6. Attività chelanti
    nei confronti di metalli pesanti (mercurio e piombo)

Dosaggi

Poiché gli esseri umani sintetizzano l'acido lipoicospontaneamnete e non essendo questo una vitamina essenziale, non è determinabile una RDA attendibile in soggetti sani, il discorso cambia nei soggetti affetti da diabete di fatti diversi studi suggeriscono un dosaggio a partire dai 600 mg/die fino ai 1000 mg/die (dossaggi che inoltre hanno dimostrato essere utili contro lo stress ossidativo da allenamento).

L'ALA pur essendo un antiossidante estremamente potente, può portare (a causa dell'eccessiva ossidazione) al danneggiamento delle cellule.

Inoltre sembra che la sua azione da antiossidante non sia epressa in soggetti con una ridotta tolleranza al glucosio, ai quali inoltre non migliora nemmeno il profilo lipidico ma addirittura vi è la possibilità di peggiorarlo causa aumento dei livelli delle lipoproteine a bassa densità (LDL).

Come ultima nozione ne viene consigliata l'integrazione associata al complesso vitaminico B a causa di un possibile rischio di ridotto assorbimento di queste ultime.

 




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